“Il Parlamento italiano ha compiuto atti importanti attorno al mandato del governo per affrontare la crisi internazionale con la maggiore coesione possibile. La responsabilità che si è assunta è un segnale importanti che sottolinea la necessità di perseguire la via della pace senza consentire alla Russia di Putin di annettersi l’Ucraina. Dobbiamo fare di tutto affinché si giunga a una pace equa che non mortifichi il diritto di autoderminazione del popolo ucraino”. E’ quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo in aula sulle comunicazioni del presidente del Consiglio Mario Draghi in vista del Consiglio europeo.
“Ma il conflitto in corso nel cuore d’Europa- ha aggiunto- dev’essere anche l’occasione per gettare nuove fondamenta dell’Ue e arrivare a una comune difesa militare. Una difesa militare comune che rafforza e non mortifica l’alleanza atlantica”.
“C’è un altro aspetto di importanza strategica per l’Ue ma soprattutto per l’Italia- ha puntualizzato Rampelli- Il nostro Continente si è trasformato nel corso degli ultimi decenni in una piattaforma commerciale e ha rinunciato alla produzione e all’autosufficienza. Abbiamo delocalizzato le nostre produzioni demandando a nazioni come la Russia e la Cina ogni genere di produzione. Ora basta. Dobbiamo tornare a produrre. Terreni che stanno per essere trasformati in parchi energetici tornino all’agricoltura perché come dimostra la carenza di granaglie il problema alimentare è grave quanto quello energetico. Il fotovoltaico dev’essere realizzato non sui terreni agricoli ma in quelli industriali, nelle aree urbane compromesse. Essere autosufficienti significa essere liberi, come ha insegnato Epicuro: ‘Il supremo frutto dell’autosufficienza è la libertà’”.