L’impiego dei prestiti sociali in operazioni finanziarie realizzate con sempre maggior frequenza da numerose cooperative costituisce un’anomalia a cui è opportuno porre rimedio con una piena attuazione della legislazione vigente. Come noto, difatti, i prestiti sociali sono destinabili per legge per investimenti strettamente funzionali al perseguimento dell’oggetto sociale. La legge 205 del 2017 ha demandato l’individuazione dei limiti alla raccolta del prestito sociale nelle società cooperative e le relative forme di garanzia al Cicr, il Comitato Interministeriale per il Credito e il Risparmio che avrebbe dovuto provvedere entro sei mesi, ovvero entro il 30 giugno 2018. Purtroppo, a distanza di circa otto anni, il CICR non ha ancora adottato la necessaria disposizione di attuazione. Per questi motivi ho presentato un’interrogazione al ministro dell’Economia Giorgetti per sollecitare un controllo e un monitoraggio sia sulle forme di garanzia sia sulla destinazione corretta dei prestiti auspicando la piena attuazione di quanto previsto dalla l. 205/17 mediante l’intervento del CICR”. Lo ha detto il deputato di Fratelli d’Italia Beatriz Colombo.