Copyright: un diritto spesso ignorato

Tra violazioni diffuse e scarsa consapevolezza sociale

In un’epoca in cui ogni contenuto può essere copiato, condiviso e diffuso, il tema del copyright appare tanto centrale quanto sottovalutato. Il diritto d’autore nasce per tutelare la creatività e il lavoro intellettuale, ma nella quotidianità digitale viene spesso violato con leggerezza, quando non con totale inconsapevolezza.

Il copyright è la forma con cui, nel linguaggio internazionale, si indica il diritto d’autore, disciplinato in Italia dalla Legge n. 633 del 22 aprile 1941. Consente agli autori di beneficiare di una serie di diritti: di utilizzazione economica e morali. L’autore ha il controllo esclusivo sulla riproduzione, distribuzione e comunicazione della propria opera, per l’utilizzo economico fino a 70 anni dopo la morte. Dopo questo lasso di tempo, l’opera diventa di pubblico dominio e può essere utilizzata da chiunque, a patto che non si ledano l’onore e la personalità dell’autore stesso. Ci troviamo di fronte ad un pilastro della giustizia culturale e dell’economia della conoscenza.

Le opere oggetto di tutela sono di varie tipologie: letterarie, drammatiche, didattiche, religiose, nonché composizioni musicali, teatrali, coreografie, pantomime, film, fotografie, lavori di architettura, programmi per elaboratore, games e banche dati.

Esistono, inoltre, diritti connessi al diritto d’autore che hanno il fine di ricompensare lo sforzo creativo e gli investimenti di coloro che rendono le citate opere accessibili e fruibili da parte del pubblico: gli artisti interpreti ed esecutori musicali e audiovisivi, i produttori discografici e di programmi informatici, le emittenti radiofoniche, televisive, i canali on line, le piattaforme di condivisione (Spotify, Youtube, Deezer, Applemusic, Facebook, Dailymotion, etc.)

In materia di tutela del diritto d’autore, l’AGCOM ha adottato il “Regolamento in materia di tutela del diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica. Il Regolamento intende tutelare il diritto d’autore sulle reti di comunicazione elettronica attraverso due azioni complementari:

a) il sostegno allo sviluppo del mercato dei contenuti mediante campagne informative e alla diffusione dell’offerta legale;

 b) la lotta alla pirateria attraverso procedure di controllo effettive, proporzionate e dissuasive che, pur tutelando il diritto d’autore, non comprimono in alcun modo gli altri diritti rilevanti.

L’evoluzione della rete e la diffusione dei social media hanno permesso di sviluppare nuove forme di interazione e partecipazione offrendo agli stessi fruitori del web la possibilità di creare e condividere contenuti. Il diritto d’autore, in tale mutevole contesto, deve adattarsi costantemente per tutelare la creatività. È importante conoscere diritti e doveri per tutelare le proprie opere creative e utilizzare il materiale protetto da copyright, perché su internet siamo tutti co-creatori di contenuti.

3. Le forme più comuni di violazione e la percezione distorta del reato

È bene rammentare che le opere creative altrui possono esser utilizzate solo previa autorizzazione del titolare dei diritti d’autore. Quando si utilizza un’opera protetta senza aver ottenuto idonea autorizzazione si viola il diritto d’autore. È vero che il legislatore ha previsto limitazioni ed eccezioni al diritto, in cui sono consentite libere utilizzazioni (eccezioni vigenti nell’ambito di attività di insegnamento o di ricerca) sempre senza danneggiare lo sfruttamento commerciale dell’opera, riservato al titolare dei diritti d’autore.

Nell’odierna era digitale, il diritto d’autore è diventato più vulnerabile e soggetto a violazioni: si consideri la condivisione non autorizzata di grandi quantità di dati e materiali protetti dal diritto d’autore per mezzo di piattaforme “peer to peer” e di programmi di “file sharing”.

Tuttavia la tecnica attuale consente di disporre di sofisticati sistemi di riconoscimento automatizzato dei contenuti digitali (audio-finger-print e video-finger-print), utilizzati per consentire in maniera automatica il riconoscimento e la rimozione dei contenuti non autorizzati. Questi sistemi, però, non sempre consentono la condivisione con il soggetto leso delle informazioni circostanza che sarebbe molto utile per meglio consentire l’identificazione degli autori diretti degli illeciti e per garantire una adeguata quantificazione del danno subito dai titolari dei diritti.

Le violazioni del copyright sono molteplici e diffuse. Le più comuni includono: la condivisione illecita di film, musica o software; l’uso improprio di immagini protette da diritto d’autore; il plagio di testi o articoli online; l’utilizzo non autorizzato di contenuti nei social media. Il tutto con l’utilizzo dei diversi dispositivi elettronici ma gli stessi non hanno la percezione di infrangere la legge. Tale comportamento dipende da diversi fattori:

  • la cultura digitale basata sulla gratuità,
  • la mancanza di educazione giuridica nelle scuole,
  • l’idea diffusa e radicata che ciò che è su internet, è di tutti.

Queste pratiche sono spesso percepite come innocue da chi le mette in atto, ma in realtà comportano un duplice danno di natura economica, agli autori e all’intera filiera creativa. E poi questo comportamento vizioso porta ad un’abitudine pericolosa: quella di non attribuire valore al lavoro intellettuale altrui.

5. Conseguenze giuridiche e danni concreti

Secondo la Legge 633/1941, chi viola il diritto d’autore può essere soggetto a sanzioni civili e penali. In particolare, gli articoli 171 e 171-ter prevedono multe fino a 15.000 euro e, nei casi più gravi, la reclusione fino a tre anni. Tali violazioni hanno delle conseguenze economiche negative per l’autore ed anche per tutta l’intera industria creativa – cinema, musica, editoria, gaming, programmazione software – che subisce ingenti perdite economiche.

6. La sfida della sensibilizzazione

L’emergenza è di tipo culturale prima ancora che repressiva. Serve un’alfabetizzazione digitale e giuridica, rivolta soprattutto ai più giovani. È un percorso di crescita della coscienza collettiva ed in tale direzione si muovono alcune iniziative:

  • il progetto “Rispettiamo la Creatività” promosso da SIAE e Ministero dell’Istruzione, l’obiettivo congiunto è favorire presso gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado, la crescita di una cultura del rispetto della creatività attraverso un percorso coinvolgente, partecipato e ricco di strumenti conoscitivi utili per permettere loro di fare scelte più consapevoli su come usare, consumare, acquisire legalmente musica, film e opere creative.
  • il sistema/piattaforma Piracy Shield dell’AGCOM (operativa dal 1 febbraio 2024), permette di ordinare ai provider il blocco rapido dei siti e delle piattaforme che trasmettono materiale protetto da copyright senza autorizzazione, con tempistiche estremamente ridotte, anche entro 30 minuti in caso di eventi live o prime visioni.
  • le campagne educative del portale Safer Internet Centre – Generazioni Connesse (noto anche come SIC) nasce per fornire informazioni, consigli e supporto a bambini, ragazzi, genitori, docenti ed educatori che hanno esperienze, anche problematiche, legate a Internet oltre che agevolare la segnalazione di materiale illegale online. L’obbiettivo generale è di sviluppare servizi dal contenuto innovativo e di più elevata qualità, al fine di garantire ai giovani utenti la sicurezza “nell’ambiente” on line, considerando, al contempo, il connesso investimento come un’occasione ‘virtuosa’ per una crescita ‘sociale’ ed economica dell’intera collettività.

Il Ministero dell’Interno, sul fronte repressivo, ha avviato operazioni mirate di contrasto alla pirateria online attraverso gli investigatori e l’intelligence della Polizia Postale e delle Comunicazioni oggi rientrante nella Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica.

7. Intelligenza artificiale e nuove sfide al diritto d’autore

L’avvento dell’intelligenza artificiale generativa (ChatGPT, Midjourney, Copilot, Meta AI, DeepSeek) ha radicalmente cambiato il panorama creativo. Le opere create da IA non sono soggette a copyright, ma possono violare quello di opere preesistenti. L’Unione Europea ha adottato l’AI Act (2024/1689) e la SIAE ha avviato campagne di sensibilizzazione, come #CopyOrRight, proprio per affrontare le nuove sfide dell’autorialità in epoca di intelligenza artificiale.

8. La Legge 93 del 14 luglio 2023: novità e contestazioni

In Italia la Legge 93 del 14 luglio 2023, entrata in vigore con l’obiettivo di rafforzare la lotta alla pirateria digitale, ha introdotto una serie di misure stringenti per il contrasto alla diffusione illegale di contenuti online ed ha creato la piattaforma nazionale “Piracy Shield” (operativa dal 1 febbraio 2024), gestita dall’AGCOM (vds paragrafo 6).

La normativa ha però suscitato reazioni contrastanti tra gli operatori del settore (il colosso GOOGLE ha aderito solo nel gennaio 2025). L’associazione di categoria Assoprovider ha impugnato al TAR del Lazio il regolamento AGCOM che disciplina l’applicazione della Legge, contestando in particolare l’assenza di un contraddittorio preventivo e l’eccessivo onere imposto ai provider, spesso piccole e medie imprese, costrette a svolgere attività di controllo e blocco h24 con rischi di errori e conseguente sospensione di traffico legittimo.

Nel gennaio 2024 il TAR del Lazio ha respinto il ricorso, confermando la legittimità del sistema “Piracy Shield” e delle tempistiche imposte per la tutela urgente del diritto d’autore in particolare per gli eventi live e on line in un mercato sempre più digitale e veloce.

Conclusione

Il diritto d’autore è una forma di giustizia culturale. Tollerarne la violazione significa legittimare un sistema iniquo, in cui la creatività viene sfruttata senza riconoscimento né compenso. È tempo di colmare il divario tra legalità formale e percezione sociale, affinché il rispetto per il lavoro intellettuale diventi un valore condiviso anche su METAVERSO (insieme di ambienti virtuali tridimensionali) con NFT (Non-Fungible Token, certificato di autenticità digitale) e dall’utilizzo di AI (intelligenza artificiale). Si dovrà garantire un giusto bilanciamento tra tutela del copyright, diritti dei fornitori di servizi digitali e garanzie procedurali, tema destinato a rimanere centrale nel dibattito giuridico e tecnologico nei prossimi anni.

La legalità passa anche dallo schermo

Fonti ufficiali e link utili

  • Legge n. 633 del 22 aprile 1941
  • Articoli 171 e 171-ter L. 633/1941
  • Decreto Legislativo 9 aprile 2003, n. 68
  • Legge n. 93 del 14 luglio 2023
  • SIAE – Rispettiamo la Creatività

Campagna educativa nelle scuole

rispettiamolacreativita.it

  • AGCOM – Piracy Shield

La piattaforma per il contrasto alla pirateria

agcom.it – Antipirateria

  • Ministero dell’Istruzione – Generazioni Connesse

Programma nazionale contro i rischi digitali

generazioniconnesse.it

Unione Europea – AI Act

Legge sull’Intelligenza Artificiale

https://digital-strategy.ec.europa.eu/it/policies/regulatory-framework-ai
  • SIAE – #CopyOrRight

Campagna per tutelare il diritto d’autore nell’era dell’Intelligenza Artificiale

https://www.siae.it/it/copy-or-right

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Rosario Bonavita
Rosario Bonavita
Rosario Bonavita è Vice Segretario Regionale della CONFSAL Campania, organizzazione sindacale di livello confederale. Laureato in Economia del Commercio Internazionale e dei Mercati Valutari presso l’Università degli Studi di Napoli Parthenope, si occupa di approfondimenti su tematiche internazionali, politiche e sindacali, con particolare attenzione al profilo della sicurezza

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