Coronavirus. A Ramacca (Catania) sospesi tributi comunali: era quanto chiedeva Fratelli D’Italia

Il Comune di Ramacca, oltre 10 mila abitanti in provincia di Catania, ha annunciato la sospensione dei tributi comunali: un aiuto concreto e immediato per alleggerire il danno subito dalle famiglie ramacchesi a seguito dello stato emergenziale generato dal Coronavirus in tutta Italia.

A richiedere con forza questa misura nelle scorse settimane era stata, tra gli altri, soprattutto Fratelli d’Italia, che ha prima lanciato una campagna di sensibilizzazione sul tema, per poi passare agli atti formali, protocollando presso il Comune una richiesta ufficiale di “sospensione e differimento dei tributi e delle ingiunzioni”, a firma del Presidente del Circolo Taddeo Sottosanti e del Consigliere Comunale Francesco Carini. Gli esponenti del partito di Giorgia Meloni a Ramacca hanno anche lanciato un appello all’unità, auspicato il coinvolgimento di tutte le forze politiche nelle decisioni amministrative in questa fase di emergenza.

La richiesta di Fratelli d’Italia, indirizzata alla Giunta e al Consiglio Comunale, ha dato seguito alla circolare emanata dal coordinatore provinciale di Catania del partito, Alberto Cardillo, che chiedeva a tutti i circoli della provincia di attivarsi in tal senso.

Fino a quando la notizia è diventata ufficiale: il 30 marzo il sindaco Pippo Limoli, tramite una diretta Facebook sulla pagina del Comune, ha annunciato la tanto auspicata sospensione dei tributi e anche l’attivazione, in via precauzionale, del Centro Operativo Comunale (C.O.C.) per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio comunale del diffondersi del virus COVID-19.

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