Coronavirus. de Bertoldi (FdI): Ue sia madre e non matrigna. FdI chiede chiarezza su misure per affrontare crisi

“In questa situazione di emergenza l’Europa continua ad essere la grande assente. Ad esempio la Bce annunciato con grande risalto l’intenzione di stanziare 750 miliardi di euro. Peccato però che, come fa notare il professore Giuseppe Di Taranto della Luiss, questa cifra è inferiore a quanto all’anno stanziò Mario Draghi per il ‘Quantative easing. Un programma che durò ben tre anni e che non fu dispiegato in presenza di un’emergenza drammatica quale l’epidemia di Covid-19 che stiamo vivendo. Ecco, ci saremmo attesi ben altri interventi vista la situazione attuale. E attendiamo anche di capire cosa farà l’Ue sul MES e sui ‘Coronabond’. Seguirà i diktat dell’asse del Nord Europa, o si farà carico della richiesta di aiuto giunta dal nostro Paese e che a breve potrebbe coinvolgere altre nazioni? Ma se anche ci fosse concesso di sforare il debito e di portare avanti un programma di interventi finanziato attraverso il deficit, siamo sicuri che domani l’Europa non ci imporrà condizioni capestro per rientrare dal debito? Che non ci ritroveremo la troika in casa? Fratelli d’Italia chiede chiarezza da un’Europa che dovrebbe essere madre e non matrigna, ma soprattutto ci attendiamo senso di unità e solidarietà perchè soltanto così è possibile affrontare e superare questo momento drammatico”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Andrea de Bertoldi, segretario della Commissione Finanze e Tesoro.

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