È sconcertante che alcuni sindacati si dicano contrari all’uso dei voucher nel comparto agricolo, così come è smaccatamente ideologica la inammissibilità di alcuni nostri emendamenti sul loro utilizzo durante l’emergenza coronavirus. Una posizione incomprensibile rispetto a uno strumento che più di tutti contrasterebbe in modo efficace la mancanza di manodopera stagionale – ricordiamo che a mancare per la stagione agricola alle porte sono circa 200mila tra operai e braccianti – e lo sfruttamento del lavoro nero nei campi, consentendo alle imprese agricole di svolgere regolarmente la propria attività assicurando l’approvvigionamento alimentare per tante famiglie italiane. Ed è proprio il rischio scaffali vuoti che occorre scongiurare in questo momento di grave crisi. Ci aspettiamo che lo comprendano tutti e che in un’ottica di collaborazione tra le parti si arrivi presto a una soluzione condivisa, che tenga conto delle nostre proposte per il settore, pensate appositamente per salvaguardare il comune interesse di lavoratori e datori di lavoro. Chiediamo, proprio nel rispetto di questo spirito di collaborazione, anche di valutare positivamente la nostra proposta di impiegare immediatamente nel settore agricolo i percettori del reddito di cittadinanza e di modificare il Dpcm del presidente del Consiglio consentendo a chi possiede dei terreni di proseguire con la coltivazione e la raccolta dei propri prodotti. L’Agricoltura è in pericolo, non c’è più tempo da perdere in chiacchiere e pregiudizi ideologici. Ora servono fatti concreti”. Lo dichiarano in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera, Francesco Lollobrigida, e il deputato e responsabile Made in Italy di Fdi Luca De Carlo.