“Varato il decreto sono dell’avviso che sia necessario porre maggiore attenzione al sistema bancario. Infatti, se non si interviene in maniera precisa ciò che oggi potrebbe risultare positivo, un domani potrebbe diventare negativo. Mi riferisco agli accordi di Basilea e al rating bancario e cioè al sistema di valutazione bancario delle aziende. Per il calcolo del rating il sistema utilizza diversi dati, non soltanto i parametri di bilancio ma anche altri fra cui la puntualità delle aziende nel pagare i propri debiti soprattutto nei confronti di mutui e prestiti e sul numero di insoluti ricevuti. Insomma sulla correttezza finanziaria dell’azienda, valutando anche il parco clienti. In questa particolare situazione dettata dall’emergenza del Covid-19, dove sicuramente il numero di insoluti sarà rilevante tanto che il governo prevede ulteriori garanzie per gli anticipi dei crediti insieme all’interruzione dei pagamenti delle rate di finanziamento e mutui, si potrebbe produrre un anomalo peggioramento del rating che a medio termine significa un aumento dei tassi d’interesse per le aziende e una minore accessibilità al credito. Il rischio concreto è che oggi aziende giudicate solvibili domani potrebbero, a causa di questo incrocio di condizioni, non essere più giudicate positivamente creando ulteriori difficoltà dopo il periodo di crisi. Insomma, potrebbe accadere che le aziende riusciranno a sopravvivere alla crisi ma non al sistema di rating. Tutto questo può e deve essere evitato intervenendo sul sistema bancario, affinchè sia sospeso per il periodo di crisi il calcolo del rating così che le aziende non siano penalizzate nel prossimo futuro. Bloccare il rating bancario alle aziende alla data del 20 di febbraio per riprenderlo alla fine della crisi, è questa l’unica soluzione. Aiutare le aziende non significa intervenire soltanto per l’immediato ma farlo pensando concretamente anche al domani”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia, Patrizio La Pietra.