“Volendo riflettere sulle risorse destinate all’agricoltura illustrateci dal ministro Bellanova, possiamo già prevedere che i 50 milioni per il fondo indigenti equivalgono ad appena 15 euro a persona, se ripartite tra tutti coloro che ne avrebbero diritto, e i 100 milioni per il fondo alle imprese potranno al massimo coprire i costi di qualche giorno per le decine di migliaia di imprese agricole ed ittiche coinvolte. In pratica, dei 25 miliardi messi a disposizione in questo decreto, le risorse dirette destinate all’agricoltura sono briciole. Più che un Cura Italia questo provvedimento per l’agricoltura sarà meno di un’aspirina” così intervenendo in Aula dopo l’informativa del ministro Bellanova in Senato il senatore di Fratelli d’Italia e capogruppo in commissione Agricoltura Patrizio La Pietra.
“Tra i settori produttivi più colpiti e sul quale niente o troppo poco è stato fatto, annovero il florovivaismo, l’ortofrutta, il latte e la pesca. Quest’ultimo settore, ad esempio, ancora in attesa delle risorse del fermo pesca del 2017 e del 2018”. “E poi c’è il tema della manodopera, sul quale ribadisco ciò che abbiamo già proposto come opposizione: noi siamo a favore di voucher e di accordi internazionali che prevedano flussi di manodopera specializzata stagionale. Ma non condivideremo mai una sanatoria per chi è in Italia in maniera illegale” e conclude “In Europa dobbiamo essere determinati nel difendere le nostre aziende e la nostra sovranità produttiva e commerciale. E per fare questo bisogna dire al Presidente del Consiglio che, se è vero che non lavora nelle tenebre e se è vero che vuol guardare in faccia gli italiani, come dice che farà sul Mes, venga in Aula e si faccia dare il mandato per andare al prossimo eurogruppo con un voto che metta ogni senatore ed ogni gruppo parlamentare di fronte alle proprie responsabilità. Non venga in Parlamento solo per fare una passerella”.
