“Se davvero l’AIFA ha imposto il razionamento del farmaco che accompagna i malati di coronavirus alla guarigione prescrivendo un trattamento di soli sette giorni, nonostante lo Stabilimento Farmaceutico Militare di Firenze ne abbia avviato una produzione massiva, allora ci auguriamo che l’Assessorato alla Sanità non abbia davvero trasmesso acriticamente questa indicazione inspiegabile alle Asl e agli ordini di medici e infermieri. Come forza di maggioranza chiediamo all’Assessore Icardi di mantenere il protocollo originario di 15 giorni di cura, così da mantenere la forza delle cure domiciliare, non ingolfare gli ospedali e, soprattutto, non saturare i posti letto di terapia intensiva” è l’appello di Augusta Montaruli e Maurizio Marrone, parlamentare e capogruppo regionale di Fratelli d’Italia, che puntualizzano “Inutile invocare l’autonomia se poi i direttori dettano la linea come cinghia di trasmissione tra agenzie burocratiche statali e la struttura sanitaria regionale impegnata sul territorio contro il coronavirus. La politica regionale ricordi il suo ruolo oppure il commissariamento del governo è già lo stato di fatto attuale”.