Il senatore di Fratelli d’Italia e presidente della Commissione Politiche Ue, Giulio Terzi, è intervenuto nella riunione online della Conferenza delle commissioni parlamentari per gli affari dell’Unione dei parlamenti dell’Unione europea (COSAC) per attirare “l’attenzione del Commissario agli Affari Interni Ylva Johansson sul tema delle ingerenze straniere, anche in relazione ai casi di corruzione internazionale riconducibili a pagamenti illeciti, anche da organizzazioni statuali o Stati esterni all’Unione, che destano grande preoccupazione e richiedono l’urgente adozione di contromisure adeguate come indicato – ha detto Terzi – nella mozione presentata in Senato il 15 dicembre scorso”.
Terzi ha segnalato in particolare “l’urgenza di un efficace registro per la trasparenza, estendendolo ai rappresentanti di entità straniere e rafforzando i requisiti di trasparenza richiesti a organizzazioni non governative, associazioni dei consumatori e della società civile, e sulle attività svolte da rappresentanti di interessi di entità private o partecipate dallo Stato, italiane o straniere, il cui obiettivo è incidere nella formulazione o nell’attuazione di politiche o normative o nei processi decisionali delle istituzioni o di altri organi, uffici e agenzie nazionali”.
Altri punti segnalati nella riunione sono stati quello dell’obbligo della dichiarazione degli interessi lavorativi e finanziari anche per ex alti funzionari ed ex deputati, e rivedere lo statuto dei funzionari della UE. Vi è poi il punto molto importante che riguarda la trasparenza dei lavori del Consiglio europeo su cui è possibile migliorare, anche grazie a recenti sentenze della Corte di Giustizia, magari ispirandosi al Congresso Usa, dove non si fa mistero delle fonti di pressione e di finanziamenti.
Terzi ha inoltre evidenziato “i progressi realizzati in Italia recependo la direttiva europea sul whistleblowing, in vigore proprio oggi tutelando così il whistleblower e proteggendo da comportamenti ritorsivi chi segnala illeciti o violazioni sia nel pubblico che nel privato. Dovrebbero essere elementi significativi per la Commissione in vista della chiusura della procedura di infrazione, aperta a suo tempo contro l’Italia per il mancato recepimento della direttiva”. Sempre in tema di corruzione, Terzi ha ricordato “le istanze che in Italia cooperano per la prevenzione e repressione dei fenomeni corruttivi, a cominciare dall’Autorità Nazionale Anticorruzione, a cui si affiancano il nucleo anticorruzione della Guardia di Finanza, l’Unità di informazione finanziaria, la Corte dei conti e infine il Piano nazionale anticorruzione, approvato a gennaio scorso e valido per il prossimo triennio. Si tratta di strumenti importanti anche nel quadro dell’attuazione del PNRR e del settore degli appalti pubblici regolato dal nuovo codice adottato dal governo”.