Corte Ue, Fidanza (FdI-ECR): pronunciamento cervellotico ma protocollo Albania non in discussione

“La sentenza odierna della CGUE è un pronunciamento cervellotico, che va in senso opposto alla designazione dei Paesi terzi sicuri la cui lista è stata recentemente varata dalla Commissione Ue e che è all’approvazione dei co-legislatori. Questa lista ricomprende ovviamente anche il Bangladesh, giudicato anche dalla Commissione come rispondente ai diritti fondamentali sanciti dall’Ue.
Questo quadro giuridico troverà definitiva applicazione con l’entrata in vigore del Patto migrazione e asilo a giugno 2026. In questo contesto, è totalmente insensato consentire per meno di un anno a giudici ideologizzati di continuare a impugnare i provvedimenti di espulsione sostenendo, addirittura sulla base di non meglio precisati elementi informativi propri, che Paesi come il Bangladesh non siano sicuri quando invece tali sono stati designati dal governo italiano (anche prima del governo Meloni) e dalla Commissione Ue sulla base di accurate valutazioni.  La sinistra che oggi esulta per l’ennesimo salvacondotto ai clandestini è complice di questo nuovo abominio politico-giuridico che però, ancora una volta, nulla c’entra con il protocollo Italia-Albania, la cui validità non è in discussione. Con buona pace di Schlein e compagni.”
È quanto dichiara in una nota Carlo Fidanza, capodelegazione di Fratelli d’Italia-ECR al Parlamento europeo.

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