Mancano poche ore all’atteso incontro tra Giorgia Meloni e Joe Biden e la stampa è già in fermento per questo evento che potrebbe essere definito storico.
Il Presidente del Consiglio italiano, grazie anche al lavoro svolto negli ultimi nove mesi, ha ricevuto l’invito del Presidente degli Stati Uniti a recarsi presso il suo quartier generale di Washington, rientrando nella cerchia ristretta dei leader (di destra) accolti nella stanza ovale dal presidente democratico.
Non è certo la prima occasione in cui i due si incontrano. La prima volta è stata a Bali in sede G20. Si sono visti poi anche ad Hiroshima durante il G7. Ma l’evento cruciale è stato quello del Summit Nato a Vilnius, dove è scattato l’invito ufficiale da parte americana per Meloni.
In cima alla lista dei dossier da affrontare svetta quello legato ai rapporti con la Cina. Bisognerà infatti capire cosa fare con il Memorandum sulla Via della Seta stipulato con la Repubblica cinese dal Governo Conte I. Se per ora non possiamo fare previsioni certe in merito, data la complessità della questione, una cosa è ad ogni modo sicura, e cioè che la linea atlantista intrapresa dall’Italia non è stata tradita con il Presidente Meloni, che ha agito riuscendo a trovare un perfetto equilibrio in politica estera, venendo molto apprezzata dai vari leader mondiali.
Oltre a questo fascicolo, si discuterà anche della guerra in Ucraina e dei rapporti economici tra Usa e Italia. Con buona probabilità verrà affrontato il tema immigrazione. Soprattutto alla luce dei recenti accadimenti negli States, più specificatamente la decisione di un giudice federale di respingere le restrizioni dell’amministrazione Biden in tema di asilo dei migranti. Potrebbe essere questa una buona occasione per strizzare l’occhio proprio al premier italiano, che dopo la Conferenza sui Migranti di domenica 23 luglio si è aggiudicata un primato indiscusso quale leader in materia.
L’incontro Meloni-Biden è vitale ed evidenzia, se non una piena linearità politico-ideologica, per lo meno un grande riconoscimento da parte americana della posizione centrale e risolutiva (ri)conquistata dall’Italia. Non va poi dimenticato che questo bilaterale appare strategico anche per quella che sarà la presidenza italiana del G7 nei prossimi mesi, in cui l’Italia avrà una ulteriore occasione per dimostrare al mondo intero, letteralmente, la sua indole da Paese leader in grado di dare un apporto risolutivo e concreto allo scacchiere sovranazionale.
La visita italiana alla Casa Bianca conferma come il progetto di rendere di nuovo “Roma Caput Mundi” si stia realizzando, grazie alla linea politica intrapresa da Giorgia Meloni, in perfetta sintonia con quello che la situazione contingente richiede, senza dimenticarsi mai di tutelare l’interesse nazionale e senza tradire la propria fede politica.