Costo energia, Rampelli (VpC-FdI): audizione surreale

“Audizione surreale oggi a Montecitorio sul mercato dell’energia. Il Direttore dell’Istat, dopo che l’Istituto per mesi ha divulgato dati inquietanti sul differenziale tariffario tra mercato tutelato e mercato libero, paventando un’impennata delle bollette qualora si fosse abrogato il primo, non ha ritenuto rendere pubbliche le tariffe medie delle due tipologie, monitoraggio peraltro già effettuato da altri istituti, oltre che dall’Istat, e convergente su un maggiore prezzo delle tariffe del mercato cosiddetto libero rispetto al tutelato. Attendiamo tuttavia che Istat provveda in tale direzione nelle prossime ore come richiesto dal Presidente della Commissione Gusmeroli completando l’analisi sulle percentuali di aumento e diminuzione delle tariffe con i numeri primi che, notoriamente, consentono il calcolo delle percentuali.

L’audizione del presidente dell’Autorità di Regolazione Energia, Reti e Ambiente è stata in verità più problematica perché il dato che si è tentato di illustrare ha raccontato di un mercato libero meno caro di quello tutelato, praticamente un ossimoro. Non si capisce in effetti come in Spagna, Francia e Germania il tutelato raffreddi le bollette portandole fino a 1/3 rispetto a quelle italiane e in Italia invece la magnanimità degli azionisti delle multinazionali dell’energia invertirebbe questo dato a vantaggio del mercato libero. Qualcosa non torna. Oltretutto nessuna di queste nazioni intende rinunciare agli interventi necessari per alleggerire il peso su famiglie e imprese non volendo affidarsi in esclusiva al mercato libero.

Ho ricordato in commissione che Arera è un’autorità indipendente pagata per bilanciare i giganti dell’energia, svolgere attività di monitoraggio, vigilanza e controllo anche in collaborazione con la Guardia di Finanza, a tutela degli interessi pubblici e quindi fatalmente in concorrenza con i gestori dell’energia e sono sicuro che questi compiti continuerà a svolgere con la serietà e la terzietà che gli sono propri.
Affidiamo al Governo italiano il compito di segnalare a Bruxelles che occorre avere una regola uniforme: la tutela dei consumatori rispetto ai possibili rincari del mercato libero la possono fare tutti gli Stati membri o nessuno. Una regola deve essere uniforme e non si deve negoziare soggettivamente. Fermo restando che un regolatore pubblico ha strumenti concreti per calmierare il mercato libero e assolve così a una chiara funzione sociale che non confligge certo con la dottrina liberista.

È quanto ha dichiarato il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia intervenendo in commissione Attività Produttive nel corso dell’audizione dei vertici Istat e Arera sull’andamento dei prezzi dell’elettricità e del gas dal 2021 ad oggi.

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati