“Dall’audizione tenutasi oggi in commissione Covid di Stefania Triva, amministratore delegato e presidente della Copan Italia spa, azienda leader mondiale nella produzione di tamponi, risulta che fin da inizio 2020 vi era stato un forte incremento di richieste del loro prodotto dalla Cina. Questo, per l’azienda, era un chiaro segnale che la pandemia stava per scoppiare. La Conap si è dunque fatta trovare pronta di fronte all’emergenza, a differenza del Governo italiano, perché nel Paese mancavano dispositivi medici e non era stato aggiornato il Piano nazionale pandemico né usato quello ormai vetusto. E allora torniamo a chiederci: perché l’allora premier Giuseppe Conte, il 30 gennaio 2020, andò in tivù a dichiarare ‘Siamo prontissimi’ e a rassicurare gli italiani che il suo governo aveva adottato misure cautelative all’avanguardia rispetto agli altri quando, in realtà, non eravamo pronti ad affrontare una pandemia? Domanda che continua a interrogare e sulla quale la commissione Covid cerca risposta”.
Lo ha dichiarato Alice Buonguerrieri, deputata di Fratelli d’Italia e capogruppo FdI in commissione Covid
