“La struttura commissariale guidata da Domenico Arcuri acquistò ingenti quantità di mascherine da sconosciuti consorzi cinesi a prezzi molto più alti rispetto alla media del mercato di allora, con l’aggravante che questi dispositivi sanitari non erano a norma. Ora, a questo triste assunto emerso ormai da tempo, grazie ai lavori della commissione Covid si aggiunge un ulteriore elemento di gravità: la struttura commissariale rifiutò proposte di vendita di mascherine a prezzi inferiori. Proposte che erano pervenute da aziende italiane, talvolta persino da ambasciate italiane all’estero, dunque da organi istituzionali. È quanto emerso oggi dall’audizione in commissione Covid del maggiore Eugenio Marmorale, capo sezione della Sezione DNAA dell’Ufficio analisi del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza, già comandante della Terza sezione del Gruppo tutela del risparmio del medesimo Nucleo speciale. Ritengo sia necessario che venga fatta chiarezza su questo sinistro sperpero di soldi dei contribuenti italiani”.
Così in una nota Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Covid.