Covid, Fantozzi (FdI): “Errori e inadempienze per una Regione che pretende di essere all’avanguardia”

In Consiglio regionale relazioni finali sui lavori della Commissione d'inchiesta sulla pandemia e campagna vaccinale. “Comunicazione non adeguata alle persone, agli esercenti e ristoratori. Lo sprechi di dosi di vaccini, come accaduto al Mandela Forum di Firenze. Il numero elevatissimo di morti nelle Rsa toscane”.

“Errori e inadempienze per una Regione per pretende di essere all’avanguardia”. Lo dichiara il Consigliere regionale di Fratelli d’Italia Vittorio Fantozzi, Presidente della Commissione d’inchiesta sulla gestione della pandemia e della campagna vaccinale in Toscana. Stamani, nell’aula del Consiglio regionale sono state lette le relazioni di maggioranza e minoranza sui lavori della Commissione d’inchiesta.

“Siamo critici nei confronti del sistema sanitario e di welfare della Toscana, dipinto come uno dei migliori del mondo, ma da quale i cittadini toscani meritavano sicuramente molto di più -sottolinea Fantozzi- Non dimentichiamo l’approccio iniziale dato dall’allora Presidente Rossi, che pensando al rischio del razzismo, raccomandò di “abbracciare un cinese” e non impose la quarantena obbligatoria a chi rientrava, nei primi mesi del 2020, dalla Repubblica Popolare della Cina dopo aver trascorso il Capodanno cinese. Pensiamo agli sprechi di dosi di vaccino come avvenuto e denunciato da Fratelli d’Italia al Mandela Forum di Firenze. O le polemiche per l’inserimento degli avvocati fra le categorie prioritarie di persone da vaccinare. E come possiamo dimenticare l’alto numero di morti nelle Rsa toscane con tanto di inchieste della magistratura. Non è mai stato applicato il Piano pandemico regionale”.

“Lo stesso Difensore civico della Toscana, nella sua relazione del 2021, mise in risalto le gravi difficoltà di prenotazione dei tamponi o la gestione delle quarantene nelle scuole. Per non tralasciare i ritardi nell’approvvigionamento di mascherine e mezzi adeguati alla situazione Covid, ed il tardivo o insufficiente rimborso dei costi sostenuti per le associazioni di volontariato da sempre in prima linea. Pensiamo, poi, alla comunicazione. Come non ricordare lamentele e appelli da parte di esercenti e ristoratori per la gestione delle zone colorate e per le decisioni contraddittorie su aperture e chiusure delle attività a cavallo della Pasqua 2021. Le persone, non adeguatamente informate non sapevano cosa si potesse o non si potesse fare” spiega Fantozzi.

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