Finalmente l’ex presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha ammesso ciò che tutti sospettavano: l’Italia non era preparata ad affrontare la pandemia. “Non avrei mai pensato di ritrovarmi con un Paese del tutto impreparato rispetto ad un’emergenza simile. Abbiamo scoperto che non avevamo mascherine, posti in terapia intensiva e sub-intensiva, abbiamo scoperto che non eravamo attrezzati e ci siamo detti: ‘dobbiamo trarre una lezione e questa è un’occasione, dobbiamo tramutare l’avversità in opportunità”. Le parole pronunciate ieri da Conte durante un evento per la campagna elettorale di Matteo Ricci per le regionali nelle Marche. A San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) il leader 5 Stelle ha ripercorso i momenti della pandemia, aggiungendo però un particolare di rilievo sempre taciuto in precedenza, ossia un’Italia, con lui al comando, drammaticamente indifesa rispetto all’emergenza da affrontare.
Fine della propaganda
“Giuseppe Conte, dopo 5 anni, ha ammesso di aver mentito agli italiani: non eravamo ‘prontissimi’ di fronte all’emergenza Covid, come aveva invece millantato nel 2020”, ha attaccato il deputato di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri. “L’ex premier – ha aggiunto il capogruppo di FdI in commissione Covid – ha gettato la maschera e, parlando della primissima fase della pandemia, ha avuto il coraggio di dire: ‘Non avrei mai pensato di ritrovarmi con un Paese del tutto impreparato rispetto ad un’emergenza simile’. Un bagno di realtà con cui l’ex premier ha smascherato sé stesso e la sua propaganda. Conte ha inoltre ammesso l’assenza di posti in ospedale nonché di mascherine, omettendo però di ricordare che a febbraio 2020 l’Italia regalava alla Cina 2 tonnellate di protezioni individuali, mascherine comprese”. Buonguerrieri ha rilanciato la necessità della Commissione parlamentare sull’emergenza Covid: “Il tardivo ma eloquente mea culpa di Conte è la evidente conseguenza dei lavori della commissione Covid, la quale sta facendo emergere verità incontrovertibili sulla gestione opaca e fallimentare della pandemia. Grazie alla commissione Covid, dunque, non a caso ostracizzata dalle opposizioni, lo stesso Conte è costretto ad ammettere di aver mentito. Questo rappresenta per noi un importante risultato e un ulteriore stimolo a proseguire i lavori con serietà e sveltezza, come si attendono gli italiani”, conclude. Conte ha ammesso non solo l’impreparazione del Paese nel 2020, ma anche del suo staff e del medesimo presidente del Consiglio, smentendo la sua stessa propaganda. Dopo 5 anni di bugie gli italiani iniziano a scoprire la verità su quel terribile periodo.