Covid, l’ostruzionismo della sinistra contro la commissione d’inchiesta. FdI: “Avanti anche senza di loro”. E intanto nasce il nuovo piano pandemico

“La verità non si nasconde”: è lo slogan che i parlamentari di Fratelli d’Italia hanno scelto per protestare contro la mancata istituzione della commissione d’inchiesta sul Covid per via dell’ostruzionismo della sinistra. Lungo striscione bianco, bandiere tricolore, la pioggia battente di oggi su piazza Montecitorio: Fratelli d’Italia è convinta nel cercare chiarezza su uno dei temi più oscuri degli ultimi trenta anni di politica, e sulla crisi certamente più dura per la Nazione da quella del dopoguerra, gestita malamente dai grillini e dai dem al governo.

L’ostruzionismo è paura

Un ostruzionismo che si spiega solo con un modo: la sinistra ha paura di ciò che potrebbe venire fuori dalle indagini della commissione. Una paura, in un certo senso, più che legittima se veramente c’è qualcosa di nascosto che le opposizioni non vogliono far trapelare, anche se tale paura non rende onore al popolo italiano che ha fame di verità. Sta succedendo un po’ cosa succede tra guardia e ladro: se questi fugge, si dichiara al cento per cento colpevole; se non fugge e collabora, allora probabilmente è innocente. La sinistra scappa, fugge le responsabilità ed evita, finché sarà possibile, l’istituzione di una commissione d’inchiesta. A prendere la parola davanti Palazzo Montecitorio sono stati i due capigruppo di Fratelli d’Italia al Parlamento: “C’è una legge approvata già da marzo che chiede l’istituzione di una commissione d’inchiesta sulla gestione del Covid, ma a causa della mancata segnalazione da parte dei gruppi di opposizione non si può ancora procedere”, ha spiegato Lucio Malan, presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.

Avanti comunque

Non formare la commissione d’inchiesta come richiesto dal Parlamento, è una violazione della stessa Costituzione (hai capito i democratici?), la quale prevede, ha spiegato Malan, “la possibilità di costituire delle commissioni d’inchiesta su argomenti di interesse collettivo. E il modo in cui è stata gestita l’emergenza Covid tocca davvero tutti, dalla questione sanitaria alla questione delle misure che sono state prese, dai soldi che sono stati spesi al modo in cui sono stati spesi”. L’incitamento a provvedere di adempiere il dovere di costituire la commissione d’inchiesta richiesta dal Parlamento, un dovere che esula dall’argomento trattato, è arrivato anche da Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera: “Qualora dovesse persistere questo atteggiamento ostruzionistico, che è un ostruzionismo che vuole e mira a impedire a una legge dello Stato di essere applicata, noi chiediamo, secondo quanto previsto dall’articolo 2 della legge stessa, al Presidente del Senato e il Presidente della Camera di provvedere comunque alla costituzione della commissione d’inchiesta”. Un avanti comunque, proprio come succede nel caso del premierato: la sinistra continuerà a fare ostruzionismo? Bene, si andrà avanti comunque e sarà poi il popolo a scegliere in via definitiva.

Il nuovo piano pandemico

La protesta dei parlamentari contro i rallentamenti della sinistra arriva, tra l’altro, in un momento particolare. Quando, in pratica, è tutto pronto per l’approvazione del nuovo piano pandemico, come anticipato questa mattina da La Verità. Un documento che delinea una strategia da seguire dalla Nazione intera nel caso di un nuovo scoppio pandemico stile Covid; un documento semplice ma la cui mancanza ha provocato i danni che conosciamo. Non veniva aggiornato dagli inizi degli anni 2000, l’ultimo aggiornamento risaliva all’Italia campione del mondo nel calcio e a quando la scelta era tra Berlusconi e Prodi. Non veniva aggiornato da allora ma non è stato neppure applicato: non meravigliamoci se poi le cose sono andate storte nel 2020. Ebbene, del nuovo piano pandemico si conoscono alcune sostanziali verità: si basa, ad esempio, sui principi di efficacia e di trasparenza (due cose che sono mancate nel 2020), l’informazione non dovrà essere allarmante nei toni, vengono esclusi i famosi DPCM per restrizioni di libertà, le cure mediche dovranno essere proporzionate alle condizioni del paziente e relative alla sua volontà. Insomma, in un piano ben predisposto si evita tutto ciò che di male è stato fatto durante la crisi pandemica, al fine di allontanare sempre più l’Italia dal rischio di nuove chiusure, che hanno ammazzato i cittadini, economicamente e psicologicamente.

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