Roma, Montecitorio – “L’Italia non era pronta ad affrontare la pandemia e qualcuno ha fatto affari sulla pelle degli italiani”. Non usa mezzi termini l’on. Alice Buonguerrieri, capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione d’Inchiesta Covid, intervistata da La Voce del Patriota a margine dei lavori parlamentari.
“Dai lavori della Commissione emergono fatti sempre più gravi – afferma Buonguerrieri –. Stiamo indagando su più fronti: l’impreparazione del sistema Paese, le responsabilità medico-scientifiche, gli sprechi e le irregolarità nelle forniture di dispositivi durante l’emergenza”.
Eroi mandati allo sbaraglio
L’onorevole ricorda come, fin dai primi mesi del 2020, molti medici e operatori sanitari si siano ritrovati in trincea senza strumenti:
“Non avevano linee guida, né dispositivi di protezione. Abbiamo scoperto che molti di loro sono stati mandati a mani nude contro il virus. Quelli che la sinistra definiva eroi, noi li abbiamo trovati abbandonati dallo Stato”.
Un’accusa pesante, che si fonda sulle testimonianze raccolte dalla Commissione, inclusi parenti delle vittime, sindacati delle forze dell’ordine, e federazioni medico-scientifiche.
Il caso Arcuri e le mascherine sequestrate
Tra i punti più gravi sollevati dall’inchiesta parlamentare, c’è la gestione delle forniture sotto il Commissario straordinario Domenico Arcuri, nominato all’epoca dal governo Conte.
“Nonostante i numerosi alert ricevuti già da marzo 2020 – denuncia Buonguerrieri – furono abbattuti i controlli sulle importazioni. Così sono entrati nel mercato italiano dispositivi falsi, inidonei e perfino pericolosi, poi finiti negli ospedali e nelle mani delle forze dell’ordine”.
Le conseguenze, secondo la deputata di Fratelli d’Italia, sono gravissime: danni erariali, danni alla salute pubblica, e provvigioni milionarie elargite a mediatori “vicini alla sinistra”. Alcuni dispositivi sarebbero già stati sequestrati dalla Procura di Roma e da quella di Gorizia.
Ma c’è di più: l’on. Buonguerrieri richiama una recente sentenza della Corte di Cassazione per ipotizzare che l’importazione di dispositivi inidonei potrebbe configurare il reato di epidemia colposa.
“Fratelli d’Italia andrà fino in fondo”
A chi si chiede cosa ci sia da aspettarsi ora, Buonguerrieri risponde con fermezza:
“È nostro dovere andare fino in fondo. Mentre l’Italia migliore combatteva contro il virus, c’era chi faceva affari sulla pandemia. Il nostro impegno con gli italiani è chiaro: vogliamo fare luce su tutte le fasi della gestione di uno dei periodi più tristi e opachi della nostra Repubblica”.
L’intervista si conclude con il ringraziamento della deputata al nostro giornale: “Grazie a La Voce del Patriota per l’opportunità. È importante che i cittadini conoscano la verità”.