“Chiediamo provvedimenti concreti nei confronti del giornalista Andrea Scanzi, firma de Il Fatto Quotidiano’ e ci rivolgiamo al presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei Giornalisti, Carlo Verna, usando le stesse parole che lui adottò per Feltri e la questione meridionale: Sono anni che Scanzi rilascia dichiarazioni contro i precetti deontologici del giornalista. Sappiamo che non servirà a niente radiarlo, continuerà a dire le sue sciocchezze, ma almeno eliminiamolo democraticamente dall’Ordine perché il suo non è appunto giornalismo”.
Lo dichiarano gli esponenti di Riva Destra Maria Grazia Fria, consigliere comunale a La Spezia ed Elena Perini, avvocato del foro di Rovigo, in una nota congiunta con Fabio Sabbatani Schiuma, fondatore del movimento federato a Fratelli d’Italia.
“E in tema -continua la nota- ricordiamo di ciò che diceva il 25 febbraio scorso durante una diretta contro quella che a suo dire «non è una malattia mortale porca puttana di una troia ladra» prendendosela con il «delirio collettivo».
E ancora -prosegue la nota- «non è possibile che io veda la gente che non esce più di casa…sono incazzato nero con la deficienza di certi giornalisti, non è che stiamo vedendo una cazzo di pandemia».
In sostanza -conclude la nota- il suo desiderio di clamore mediatico non può continuamente sconfinare indenne nell’offesa e nelle denigrazione: proprio oggi, paragonare il tutto ad uno spettacolo cinematografico a birre e pop corn quando invece è la terribile realtà, lo si trova inopportuno e sconfinante dalla semplice libertà di opinione”.
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