Covid, sentenza storica sui vaccini a Firenze: alterano DNA, provocando lesioni e morte.

I report di Aifa più recenti di gennaio e maggio 2022, e ancor più i report di istituti di vigilanza europei ad es. Euromomo oppure Eudravigilance, riportano un fenomeno opposto a quello che si voleva raggiungere con la vaccinazione, ovvero un dilagare del contagio con la formazione di molteplici varianti virali e il prevalere numerico delle infezioni e decessi proprio tra i soggetti vaccinati con tre dosi. La carta costituzionale dopo l’esperienza del nazi-fascismo non consente di sacrificare il singolo individuo per un interesse collettivo vero o supposto e tantomeno consente di sottoporlo a sperimentazioni mediche invasive della persona, senza il suo consenso libero e informato, ma nel caso dei vaccini anti covid un consenso informato non è ipotizzabile allorquando i componenti dei sieri e il meccanismo del loro funzionamento è, come in questo caso, coperto non solo da segreto industriale ma anche, incomprensibilmente, da segreto “militare”.

Inoltre dopo due anni ancora non si conoscono i componenti dei sieri e gli effetti a medio e lungo termine come scritto dalle stesse case produttrici mentre si sa che nel breve termine hanno già causato migliaia di decessi ed eventi avversi gravi; considerato che l’art. 32 Cost e coerentemente le varie convenzioni internazionali sottoscritte dall’Italia vietano l’imposizione di trattamenti sanitari senza il consenso dell’interessato perché ne verrebbe lesa la sua DIGNITA’, valore che sta alla base delle molteplici norme della nostra Costituzione rigida e che sostanzia l’art. 1 della Costituzione (non a caso) della Germania
considerato che il consenso deve essere libero e informato e in questo caso la dott.ssa non intende legittimamente prestarlo; considerato che l’obbligo vaccinale imposto per poter lavorare viola ictu oculi gli artt. 4, 32 e 36 cost, che, ponendo al centro “la persona” e difendendola prima di tutto dallo Stato, non consente allo Stato e a tutti i suoi apparati centrali e periferici (come anche gli ordini professionali) di imporre alcun obbligo di trattamento sanitario senza il consenso dell’interessato; rilevato che il nostro ordinamento e i trattati internazionali vietano senza alcun dubbio qualunque trattamento sperimentale sugli esseri umani, e che vi sono regolamenti come il n. 953/21 e risoluzioni UE come la n. 2361/21 che specificamente vietano agli stati membri di attuare discriminazioni in base allo stato vaccinale Sars Cov 2;
 un trattamento iniettivo che ha già causato eventi avversi gravi e morte, e in fin dei conti con una sostanziale “accettazione del rischio” di verificazione di tali eventi nefasti per la dott.ssa
d’altra parte le autorità sanitarie della Regione Toscana e il Consiglio dell’Ordine degli Psicologi della Toscana non possono non essere al corrente del dilagare dei contagi nonostante 1’80/90% della popolazione sia vaccinata contro Sars Cov 2 e sono anche al con-ente-l) dovrebbero esserlo, del dilagare del contagio tra vaccinati con tre dosi, degli eventi avversi anche gravi e mortali di soggetti vaccinati; si tratta, infatti, di dati pubblicati dallo stesso Ministero della Salute, per cui appare illecita sia l’emanazione che il successivo perdurante mancato ritiro in autotutela da parte dell’Ordine di appartenenza, di quel provvedimento di sospensione della assunto in data 19.10.21 e tuttora vigente fino al 31 .12.2022.
ritenuto che per questi motivi la dott.ssa i non possa essere costretta, per poter sostentare se stessa e la sua famiglia, a sottoporsi a questi trattamenti iniettivi sperimentali talmente invasivi da insinuarsi nel suo DNA alterandolo in un modo che potrebbe risultare irreversibile, con effetti ad oggi non prevedibili per la sua vita e salute;
considerato che sotto un profilo epidemiologico la condizione del soggetto vaccinato non è dissimile da quello non vaccinato perché entrambi possono infettarsi, sviluppare la malattia e trasmettere il contagio. L’imposizione dell’obbligo vaccinale per svolgere la professione è del tutto discriminatorio e viola il regolamento europeo n. 953/2021 self executing che vieta discriminazioni dei cittadini europei fondate sullo stato vaccinale.

Quelle appena riportate qui sopra sono solo alcune delle motivazioni con cui il giudice della seconda sezione del tribunale civile di Firenze, Susanna Zanda, con un decreto d’urgenza, firmato il 6 luglio scorso, ha sospeso temporaneamente il provvedimento dell’Ordine degli Psicologi della Toscana che vietava a una dottoressa di Pistoia di esercitare la sua professione di psicologa perché non vaccinata.La psicologa, sospesa dal lavoro perché non aveva aderito alla campagna vaccinale contro il Covid-19, nel frattempo è stata reintegrata dal giudice nel suo posto di lavoro e potrà esercitare “in qualunque modalità (sia in presenza che da remoto) alla stessa stregua dei colleghi vaccinati”.

L’udienza di merito per discutere la revoca, la conferma o la modifica del provvedimento in contraddittorio è stata fissata dal giudice Zanda per il 15 settembre.

L’Ordine degli Psicologi della Toscana fa sapere che “sta lavorando con i propri legali per difendersi attraverso le più opportune forme e nelle sedi preposte, nel rispetto della legge
e a tutela della salute della comunità” contro la revoca della sospensione a un’iscritta no vax decisa con procedimento di urgenza dalla giudice Susanna Zanda del Tribunale civile di Firenze. “Ricordiamo a tutti che gli ordini sanitari, quale è l’Ordine degli psicologi della Toscana – si legge in un comunicato – sono obbligati a rispettare il decreto legge 44 del 2021 sull’obbligo vaccinale. Non accetteremo ob torto collo questo provvedimento. Pertanto ci opporremo nelle opportune sedi”.

Ecco copia della Sentenza

Resta aggiornato

Invalid email address
Promettiamo di non inviarvi spam. È possibile annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

1 commento

  1. Sentenza giusta, sentenza che segue la attuale scienza con pubblicazioni sulle riviste mediche internazionali, non la scienza da salotto televisivo sponsorizzata dalle case farmaceutiche. La quarta dose che viene propagandata in questo momento è totalmente inefficace, basta guardare i dati di Israele dove è stata applicata ed abbandonata e non ha risolto il picco di casi… è una epidemia di tests positivi in questo momento e non certo di patologia pneumologica-intensivista. Inoltre ricordo che l’abbassamento delle difese immunitarie legato a queste iniezioni, dimostrato da pubblicazioni su riviste mediche NEJM, BMJ, Nature, porta al risveglio di patologie latenti quali lo Zoster comunemente detto “Fuoco di Sant’Antonio”, guarda caso le radio sono bombardate dallo spot che incita a vaccinarsi contro il Fuoco di Sant’Antonio ! E come mai? Perchè è un effetto collaterale dimostrato dell’iniezione Pfizer, basta guardare i dati VAERS americani e i dati dell’EMA è indicato come “Zona” o “Zoster”, dunque i casi anche in Italia, così massicciamente inoculata, aumenteranno e per coprire quest’evidenza incitano la gente a vaccinarsi contro il Fuoco di Sant’Antonio, così si ottiene un doppio risultato: si nasconde sotto il tappeto un effetto collaterale di Pfizer e si fanno più vaccinazioni classiche contro lo Zoster consentendo guadagni farmaceutici. Nelle case di riposo è diventata prassi associare la quarta dose al vaccino anti-fuoco di Sant’Antonio (anti-varicellaZoster). Sono cardiologa, per preservare la salute cardiovascolare della gente sconsiglio vivamente ulteriori dosi Pfizer o Moderna, la miocardite o pericardite sono effetti collaterali non trascurabili, anche se momentaneamente reversibili, ci saranno sempre controlli cardiologici da fare e a cinque anni il rischio di patologia cardiovascolare è molto più elevato quando si è avuta una miocardite. Ricordo che esiste un’associazione europea di piloti di aerei di linea (Navigants Libres) che ha evidenziato il rischio di infarto miocardico e ictus in volo dei piloti inoculati, che hanno avuto molti di questi episodi mettendo a rischio la vita dei passeggeri, tanto che sono stati ascoltati al Parlamento europeo. In USA l’associazione dei piloti ha evidenziato come la richiesta di piloti NON inoculati per voli privati dei VIP è esplosa, dunque vedete bene che il problema dell’infarto miocardico in volo esiste se i VIP preferiscono volare col pilota NON inoculato. In Lussembrgo i deputati hanno respinto l’obbligo vaccinale per la popolazione degli over-50 proprio in questi giorni, ma ovviamente la nostra stampa non lo dice.

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.

Leggi anche

Articoli correlati