“Il Comune di Firenze ha destinato 422.134,66 euro per l’accoglienza di soggetti positivi al Covid-19 e, di questi, 250.014,00 euro finiranno nelle casse di Montedomini che li utilizzerà per ospitarne – nelle proprie strutture – circa 72. I restanti 172.120,66 saranno destinati agli ammalati di Covid-19 in appartamenti all’interno del complesso residenziale di via Toscanini”, dichiarano Francesco Torselli, candidato al Consiglio regionale per Fratelli d’Italia, e Alessandro Draghi, capogruppo di FdI a Palazzo Vecchio.
“Due cose meritano di essere approfondite: la prima riguarda i soggetti beneficiari di questa onerosa accoglienza: nella determina comunale n. 3387/2020 si parla di italiani in condizioni di emergenza ma siamo certi che – alla fine, come sempre accade – la stragrande maggioranza di coloro che usufruiranno di questo servizio saranno immigrati – proseguono Torselli e Draghi – così come dimostrato dalla candidata al Consiglio regionale per FdI Chiara Pelagotti. Ed infatti, così come confermato dallo stesso Comune a seguito della presentazione dell’interrogazione urgente del capogruppo Draghi, una donna romena ospitata al Fuligno è risultata positiva al coronavirus dopo essere rientrata dalla Romania”.
“La seconda stortura del provvedimento riguarda via Toscanini, dove gli assegnatari – di cui molti anziani – da anni fanno i conti con delinquenza e immigrazione incontrollata. I malati di Covid-19, pertanto, sono l’ennesimo pericolo per loro. Ecco che Nardella & Compagni dimostrano la considerazione che hanno delle periferie e dei quartieri popolari”, così i due referenti di Fratelli d’Italia.
“Chiediamo che il Comune di Firenze ritiri immediatamente questo provvedimento. Con 3.500 euro circa a soggetto possono essere individuate strutture idonee all’accoglienza dei malati, isolate dal tessuto cittadino e soprattutto non all’interno di contesti residenziali come quello di via Toscanini, che già ha pagato un prezzo altissimo per le folli politiche abitative del Partito Democratico: non dimentichiamoci, infatti, che Firenze è la città nella quale, su 30 assegnazioni di case popolari, 27 finiscono agli stranieri e soltanto 3 a famiglie italiane”, concludono in una nota Torselli e Draghi.