Covid. Zaffini (FdI): unica mutazione è quella di Speranza da comunista a democristiano

“Il ministro Speranza dovrebbe analizzare gli errori compiuti fino ad oggi nella gestione dell’emergenza, in modo da non ripercorrerli, piuttosto che indugiare sulle nuove misure da prendere in vista delle mutazioni che il virus ha registrato in questo periodo. Le dichiarazioni ‘buoniste e di facciata ‘ e poco credibilmente rassicuranti” non servono a nulla. La verità è che l’unica mutazione non è quella del virus, ma piuttosto di Speranza: “comunista” ieri e di fatto “democristiano” oggi.

A dirlo il senatore di Fratelli d’Italia Zaffini, Segretario della commissione Sanità.

“Sul tema dei non sintomatici, ad esempio, ci sarebbero delle nuove misure da tarare per approfondire l’iter della catena di contagio. Servono più tamponi, esami sierologici e test rapidi da rendere copiosamente disponibili, con l’ausilio di tutte le strutture del Sistema Sanitario Nazionale che attendono gli strumenti e ancora le protezioni. E poi, basta con i DPCM” – prosegue Zaffini – “passi il loro utilizzo, illegittimo, in fase emergenziale, ma oggi quella emergenza non c’è più e la sanità ha bisogno di provvedimenti di sistema che intervengano in maniera strutturale e non provvisoria come nel decreto agosto i cui provvedimenti per l’assorbimento delle liste d’attesa scadrebbero a fine anno. Serve un’assunzione vera di responsabilità da parte di questo governo, per imparare dagli errori fatti e lavorare per non ripeterli di nuovo al posto di questo ‘tutto bene madama la marchesa’ che non ci lascia sperare nulla di buono”.

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