“Ormai anche gli ultimi dubbi sono stati fugati: l’ex commissario alla struttura d’emergenza Covid Domenico Arcuri favoriva gli amici del Pd nell’acquisto delle mascherine. Dalle domande dei componenti di Fratelli d’Italia in commissione Covid al maggiore Eugenio Marmorale, capo sezione della Sezione DNAA dell’Ufficio analisi del Nucleo speciale di Polizia valutaria della Guardia di finanza, è emersa la stretta relazione che, già da prima dello scoppio della pandemia, intercorreva tra Domenico Arcuri e Mario Benotti, l’ex giornalista Rai indagato per traffico di influenze nell’ambito del ‘mascherine-gate’. Arcuri, infatti, conosceva Benotti già dal 2014, quando quest’ultimo faceva parte dello staff dell’allora ministro delle Infrastrutture Graziano Del Rio e per i suoi successivi rapporti di lavori per l’ex ministro dell’Agricoltura Paolo De Castro e l’ex sottosegretario Sandro Gozi. Si tratta di esponenti di spicco del Pd. Significativo che questi legami si siano intensificati dall’ottobre 2019. Legami che risultano inquietanti per due ragioni: per i 203 milioni di euro di provvigioni che sono stati conseguiti dagli intermediari nella compravendita di mascherina dalla Cina; per le intercettazioni dei carabinieri, pubblicate mesi fa dal quotidiano La Verità, dalle quali emergerebbe l’interessamento di Massimo D’Alema per annullare una commessa di mascherine in piena emergenza pandemica al fine di favorire Benotti. Fratelli d’Italia farà piena luce su questo inquietante intreccio tra un partito politico, all’epoca della pandemia nella maggioranza di Governo, e intermediari nell’acquisto di mascherine”.
Così in una nota Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia e componente della commissione Covid.
