“Una decisione draconiana come il lockdown totale, che segregò in casa l’intera popolazione italiana, fu presa con il favore delle tenebre. È questa l’inquietante realtà emersa oggi in commissione Covid, durante l’audizione dell’ex componente del Cts prof. Luca Richeldi, esperto di pneumologia. Egli, infatti, ha dichiarato che la scelta di estendere la zona rossa in tutta Italia, fu presa, alla presenza dell’allora presidente del Consiglio Giuseppe Conte e di altri esponenti del Governo, non nella sala in cui di solito si tenevano le riunioni del Cts, bensì in un’altra sala, al piano superiore, nella sede della Protezione Civile, al di fuori dell’ambito ufficiale, tant’è che non esiste un verbale in proposito. Stando alle parole di Richeldi, era il 7 o l’8 marzo 2020, dunque questo incontro ‘segreto’, fino ad oggi sconosciuto, che impattò fortemente sulla vita degli italiani, avvenne a poche ore dall’annuncio del dpcm con cui Conte chiuse l’Italia e subito dopo la riunione ufficiale del Cts che, invece, chiedeva la chiusura solo di tutta la Lombardia e delle Province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Pesaro Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria e Asti. Riteniamo l’elemento emerso oggi un ulteriore motivo per chiedere che Giuseppe Conte sia convocato in commissione per spiegare. È una circostanza grave quella di aver depotenziato il parlamento durante l’emergenza Covid, ma è oltremodo grave che le decisioni aggirassero persino le riunioni ufficiali del Cts”.
Così in una nota Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia e componente della commissione Covid.