Cresce l’occupazione, l’effetto Meloni c’è e si vede. Dati Istat confermano fiducia nel Governo.

L’effetto Meloni c’è e si vede. Come riportano i dati ISTAT, infatti, continua a crescere il numero degli occupati e a diminuire quello dei disoccupati e degli inattivi. Oltre 48mila nuovi occupati rispetto al mese precedente, per una crescita dello 0.2%, relativamente a donne, dipendenti permanenti, autonomi, giovani e per chi ha almeno 50 anni. Il tasso di occupazione sale così al 61,0%.

“Ad aprile 2023 prosegue la crescita dell’occupazione (+48 mila rispetto al mese precedente) che porta gli occupati a 23milioni 446mila. Il numero è superiore di 390mila unità rispetto a quello di aprile 2022, per effetto di un aumento dei dipendenti permanenti e degli autonomi che è maggiore della diminuzione dei dipendenti a termine. Su base mensile, il tasso di occupazione sale al 61,0%, mentre quelli di disoccupazione e di inattività calano al 7,8% e 33,6% rispettivamente.”

E’ il commento dell’ISTAT a margine della nota pubblicata oggi che evidenzia come ad aprile 2023, rispetto al mese precedente, all’aumento degli occupati si associa la diminuzione dei disoccupati e degli inattivi.

“L’occupazione cresce – prosegue l’Istituto Nazionale di Statistica – (+0,2%, pari a +48mila unità) per donne, dipendenti permanenti, autonomi, giovani e per chi ha almeno 50 anni; cala tra i dipendenti a termine e gli individui di età compresa tra i 25 e i 49 anni. Il tasso di occupazione sale al 61,0%.

Il numero di persone in cerca di lavoro, rispetto a marzo 2023, diminuisce (-0,7%, pari a -14mila unità) tra le donne, i giovani e i 35-49enni. Il tasso di disoccupazione totale scende al 7,8% (-0,1 punti), quello giovanile al 20,4% (-1,4 punti).

Il calo del numero di inattivi – tra i 15 e i 64 anni – è sintesi della diminuzione tra le donne e tra chi ha 50 anni o più e dell’aumento tra gli uomini e i 15-49enni. Il tasso di inattività scende al 33,6% (-0,1 punti).

Confrontando il trimestre febbraio 2023-aprile 2023 con quello precedente (novembre 2022-gennaio 2023), si registra un incremento del numero di occupati (+0,5%, pari a +123mila unità).

La crescita dell’occupazione, osservata nel confronto trimestrale, si associa all’aumento delle persone in cerca di lavoro (+0,2%, pari a +4mila unità) e alla diminuzione degli inattivi (-0,9%, pari a -117mila unità).

Il numero di occupati ad aprile 2023 supera quello di aprile 2022 dell’1,7% (+390mila unità). L’aumento coinvolge uomini, donne e tutte le classi d’età, ad eccezione dei 35-49enni per effetto della dinamica demografica negativa; il tasso di occupazione, che nel complesso è in aumento di 1,0 punti percentuali, sale anche in questa classe di età (+1,0 punti) perché la diminuzione del numero di occupati 35-49enni è meno marcata di quella della corrispondente popolazione complessiva.

Rispetto ad aprile 2022, diminuisce sia il numero di persone in cerca di lavoro (-3,5%, pari a -72mila unità) sia il numero di inattivi tra i 15 e i 64 anni (-3,0%, pari a -383mila).”

Fratelli d’Italia: i dati confermano che le imprese si fidano del Governo Meloni

“Dopo la crisi occupazionale degli ultimi anni, di cui ne hanno fatto le spese per prime le donne, oggi i dati ISTAT sul lavoro segnano una crescita importante e confermano il clima di fiducia percepito dalle imprese in questi primi mesi di Governo. La disoccupazione continua a calare, ad aprile al 7,8% con una riduzione di 0,1 punti rispetto a marzo e di 0,4 punti su aprile 2022. Sono le donne che, con un + 52 mila unità, fanno da traino alla ripresa occupazionale e crescono di 1,4 punti sullo stesso periodo dello scorso anno. Un vero e proprio boom lo segna il numero di dipendenti stabili, che ad aprile sale a 468mila sull’anno, con una diminuzione di quelli a termine. Dopo il taglio del cuneo fiscale, una fra le più importanti misure sul lavoro degli ultimi decenni, il governo Meloni continuerà con determinazione a dare risposte concrete per far ripartire l’economia nazionale”.
Così, in una nota, Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.

L’occupazione aumenta, un risultato significativo

Dunque l’occupazione sta aumentando, la disoccupazione sta diminuendo. Un fatto positivo e confortante, che non può che creare un clima di fiducia e di serenità tra i cittadini, che possono constatare sulla propria pelle come le misure in materia di produttività e lavoro stiano percorrendo un cammino tutto in ascesa. Storicamente, il problema della disoccupazione è sempre stato tra i più complessi e difficili da affrontare, che ad oggi si inserisce in un contesto geopolitico difficile e dovendo anche fare i conti con un drammatico lascito delle amministrazioni precedenti. Tuttavia, già le prime misure adottate dal Governo Meloni stanno producendo effetti positivi e tangibili. Con l’aumento della occupazione si genera lavoro, si produce di più e si fa crescere l’economia dell’intero Paese. Facendo, di conseguenza, crescere anche il benessere generale. L’aumento della occupazione è un risultato significativo, che conferma non solo l’efficacia e la concretezza delle scelte del Governo, ma anche il fatto che ai cittadini non serva necessariamente un  mero strumento “assistenzialista”, ma di come, al contrario, sia necessario creare le condizioni per rendere ognuno indipendente e produttivo, contribuendo in prima persona alla propria realizzazione, senza venire  relegati agli angoli della società percependo il minimo indispensabile, ma facendone parte in maniera attiva.

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