Crisi ACC. Appello di De Carlo (FdI) al Ministro D’Incà: “Il problema è ora, basta rimandare. I lavoratori non paghino il prezzo delle beghe di maggioranza”

“Il problema di liquidità di ACC è oggi, non può essere ancora dimenticato in un angolo. Le centinaia di lavoratori di questa azienda non possono pagare il prezzo delle beghe e delle diverse visioni dei partiti di maggioranza. Faccio quindi appello al Ministro Federico D’Incà perché si arrivi al più presto a una risposta concreta a questa emergenza”: così il senatore Luca De Carlo è intervenuto oggi in aula durante il dibattito sul Decreto Sostegni.
Nel mirino di De Carlo, l’articolo 37 del DL Sostegni, che avrebbe dovuto garantire anche alle aziende in amministrazione controllata la possibilità di usufruire delle risorse stanziate: “All’interno del governo, c’è chi vede una soluzione più privatistica e chi invece punta sulla strategicità di un progetto come quello di Italcomp. Bisogna che si arrivi subito a una soluzione comune e condivisa, qualunque essa sia, perché ad ACC serve liquidità entro la fine del mese di maggio per poter continuare ad esistere”, ha sottolineato De Carlo. “Chiedo quindi al Ministro D’Incà, che ben conosce la situazione di quest’azienda della nostra terra, di intervenire per non condannare ACC a morte certa e per non lasciare centinaia di famiglie nella disperazione”.
Sul DL Sostegni, De Carlo ha ribadito la posizione di Fratelli d’Italia: “Un provvedimento insufficiente, che abbiamo provato a migliorare con oltre 500 emendamenti. Evidentemente, però, non piaceva a nessuno, visto che dalla maggioranza sono stati oltre 2500 gli emendamenti presentati. Le aziende e i lavoratori italiani non devono però pagare le liti tra partiti: noi non vogliamo vedere fallire questa nazione e siamo disponibili a sostenere tutte le iniziative che possano garantire stabilità del lavoro e occupazione”.

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