Crisi ucraina, parla il Generale di Trump: ecco la soluzione in tre mosse.

Stufo di sentir parlare solo di problemi, preoccupato per la possibilità che il conflitto si aggravi ulteriormente e si estenda con conseguenze peggiori di quelle viste fino ad oggi, il Generale T. Micheal Flynn, già consigliere per la sicurezza nazionale del Presidente Trump, prende il toro per le corna e in un editoriale pubblicato sul The Western Journal, espone una soluzione per “porre fine alla crisi ucraina oggi stesso“.

La crisi in Ucraina non si è verificata durante l’ amministrazione Trump a causa di una serie di fattori. In cima alla lista c’è una leadership comprovata e forte, premette Flynn che poi passa subito a esporre il cuore del problema e l’unica soluzione che a suo parere eviterebbe costi elevati e compromessi inaccettabili, o peggio lo scenario da incubo dello scambio nucleare.

Il contesto. Il presidente russo Vladimir Putin ha commesso un terribile errore. Ha sopravvalutato la sua popolarità. Mentre è vero che in Crimea, Donetsk e Luhansk ha circa il 51% di sostegno, secondo la valutazione del militare americano, si aspettava quel livello di sostegno in tutto il paese dell’Ucraina. Chiaramente, quel sostegno non si è mai materializzato.

La personalità di Vladimir Putin

Ora Putin ha bisogno di una via d’uscita sicura. Centinaia di migliaia di vite vengono distrutte ogni giorno che questa guerra continua. Bisogna fare qualcosa per fermare la morte e la rovina da entrambe le parti. Anche i russi stanno morendo a decine, se non centinaia e migliaia, causando a Putin più problemi se non riesce a tenere tutto sotto controllo velocemente., ma Putin, continua l’analisi iniziale, non è pazzo, come i media di propaganda stanno cercando di ritrarlo ora. Si sta comportando come fa sempre. Putin farà qualsiasi cosa se pensa di poterla fare franca. Si fermerà solo quando penserà di non poterla fare franca. È il motivo per cui non è mai successo nulla quando Trump era al potere. Rispettava Trump e sapeva che non poteva farla franca. Ora, sotto questa inetta amministrazione statunitense, Putin ha colto la sua opportunità.

Ha anche creduto (erroneamente) che l’Ucraina avrebbe sostenuto almeno moderatamente l’invasione. Se l’Ucraina non ha accolto i russi come eroi, Putin credeva che sarebbero stati almeno tollerati. Lui e i suoi consiglieri e generali hanno fatto male i calcoli.

L’opzione che darebbe a tutti una via di uscita

C’è un’opzione – spiega il Generale – che darebbe a Putin una via d’uscita. Questa opzione deve essere analizzata e discussa a fondo. Darebbe a Putin ciò che vuole, offrirebbe all’Ucraina un’opportunità di sicurezza unica e a lungo termine, permetterebbe all’Europa e al mondo di fare un respiro profondo e potrebbe fermare questa follia insieme alle orribili uccisioni che avvengono da entrambe le parti (e questo potrebbe essere solo all’inizio).

La chiave: l’accordo di Budapest

Quando l’Unione Sovietica si è sciolta dopo decenni dell’ormai lontana guerra fredda, l’Ucraina aveva più armi nucleari della Cina ed era la terza potenza nucleare più grande del mondo.

Tra le altre questioni critiche, l’accordo di Budapest stabiliva che l’Ucraina avrebbe rinunciato alle sue armi nucleari se sia la Russia che gli Stati Uniti avessero accettato di non invaderla. Questo è l’accordo di base. Putin sta violando gravemente questo accordo, il che offre agli Stati Uniti (e a selezionate nazioni europee) la possibilità di farlo rispettare. Ma questo è solo un punto di partenza.

La soluzione in tre mosse

Prima mossa: la Russia vuole un’Ucraina neutrale. L’accordo di Budapest può essere considerato un accordo di neutralità. Ovviamente, se la Russia aderisce all’accordo, allora l’Ucraina non ha bisogno di unirsi alla NATO. E la NATO può concordare che l’adesione dell’Ucraina sarebbe una violazione dell’accordo di Budapest. Questo è qualcosa che – secondo Flynn – Putin prenderebbe seriamente in considerazione (e forse accetterebbe), e soddisfa metà delle sue richieste. Sarebbe una via d’uscita senza uccidere altre persone.

Seconda mossa: Putin vuole che l’Ucraina rinunci a qualsiasi pretesa sulla Crimea. L’Ucraina dovrebbe accettare, non tanto perchè il leader russo sostiene che la Crimea è stata data illegalmente all’Ucraina negli anni ’50 e, vero o no, la rivuole indietro. Si tratta piuttosto di realpolitik: l’Ucraina non riavrà mai la Crimea a nessuna condizione senza una grande guerra. Molti non se ne rendono conto, ma Putin è popolare in Crimea e c’è un forte attaccamento alla Russia nella regione, quindi è una perdita per l’Ucraina, ma non una perdita sostanziale. Questa è una realtà della geopolitica globale.

Una postilla importante, tuttavia, dovrebbe essere insistere sul fatto che l’Ucraina ha fatto molti miglioramenti in Crimea dagli anni ’50. Questo vuol dire che la Russia non sta solo prendendo la Crimea; sta guadagnando per tutte le cure che l’Ucraina ha dato alla Crimea dagli anni ’50. Dovrebbe essere considerato da parte della Russia un rimborso all’Ucraina significativo e a lungo termine.

Terza mossa: Infine, Putin deve sottolineare che il targeting dei civili era contro i suoi ordini e che aiuterà a ricostruire parte dell’Ucraina. Può affermare che gli alti generali o altri funzionari della difesa russa non hanno seguito i suoi ordini e licenziarli pubblicamente. In qualsiasi modo venga descritto il provvedimento, dà a Putin la possibilità di annullare questa folle guerra.

Questa soluzione proposta dal Generale Micheal Flynn è molto interessante, considerata la sua competenza militare e diplomatica. Secondo l’uomo di Trump sarebbe un’onorevole via di uscita per Putin, ma resta il dubbio se l’Ucraina sarebbe d’accordo. In questo quadro se l’Ucraina potesse rinunciare alla NATO, dovrebbe essere presa in considerazione immediatamente per l’adesione all’Unione Europea. Ovviamente, la Crimea sarebbe una pillola più grande da ingoiare, ma l’Ucraina non la riavrà comunque.

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Ulderico de Laurentiis
Ulderico de Laurentiishttp://www.uldericodelaurentiis.it
Direttore Responsabile de "La Voce del Patriota".

2 Commenti

  1. La Russia vuole riavere tutta l’Ukraina. Forse prima sarebbe stato diverso ma oggi (anche per un fatto di prestigio) non rinuncerà all’Ukraina. Invece di uno Stato cuscinetto ormai vuol fare della Ukraina la sua avanguardia. Solo in un contrasto con la Cina per la Siberia (leggetevi la sua storia) potrà mostrarsi piu malleabile con l’occidente. Tra Formosa e la Siberia, cosa puo scegliere la Cina ?

  2. Sì, il piano Flynn è concreto e giusto, ma lo accetteranno gli USA? Non credo, perché non hanno fatto altro in questi anni che espandere la NATO sempre più vicina e addosso alla RUSSIA etichettandola come un nemico, sino ad accerchiarla lungo i confini sudoccidentali con armi e missili nei paesi aderenti alla Nato e CLAMOROSAMENTE violando il MEMORANDUM di BUDAPEST del 1994. La Russia postcomunista e democratica non ha mai minacciato nessuno, ma pazientemente si è sempre limitata a mettere in guardia dal rischi dell’adesione della UKRAJNA alla NATO. Gli USA stanno facendo alla Russia proprio ciò che loro subirono ed evitarono quando l’URSS di Kruscev provò a piazzare i missili nucleari a Cuba punti sul territorio americano. Il pacifista Kennedy minacciò di invadere CUBA e scatenare la guerra nucleare mondiale se Kruscev non li avesse tolti e Kruscev accettò anzi porgendo pubblicamente le scuse in sede Consglio di Sicurezza dell’ONU. Bastava che gli USA e l’UKRAJNA avessero solennemente dichiarato che l’UKRAJNA non farà parte della NATO e tutto sarebbe stato risolto e la pace sarebbe regnata!!!

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