“L’Italia deve continuare a lavorare, senza indugi, per promuovere la libertà religiosa dei cristiani nel mondo. L’islamismo integralista radicale vuole cacciare i cristiani dal Medio Oriente perché vuole far dimenticare che è lì che il Cristianesimo muove i primi passi.
Dobbiamo dare una nuova prospettiva alla cooperazione internazionale, potenziando il fondo che già avevamo ottenuto nella scorsa legislatura per finanziare progetti a sostegno del diritto delle minoranze cristiani a non lasciare la terra dei loro padri perché oppressi dalla serpe islamista come nella Piana di Ninive.
E poi basta con questa ipocrisia tipicamente occidentale per cui facciamo trattatati bilaterali a difesa di ogni più o meno qualificato diritto, salvo poi dimenticare che certe nazioni non consentono a ciascuno di pregare il proprio dio, non consentano alle donne la libertà di scegliere se indossare o meno un velo o che magari consentono la mutilazione genitale come pratica religiosa.”