Crosetto (FdI): “Piazza Carlo Alberto non può essere trasformata in un accampamento con slogan antisemiti”

“Piazza Carlo Alberto è uno dei luoghi simbolo di Torino, patrimonio storico e culturale di tutta Italia. È inaccettabile che venga trasformata in un accampamento permanente, con tende, striscioni e scritte di chiaro stampo politico e, in alcuni casi, dal contenuto esplicitamente antisemita” – dichiara Giovanni Crosetto, capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio Comunale ed Europarlamentare.

“Tra queste frasi spicca il tristemente noto slogan ‘From the river…’, una citazione che, nella sua interezza, viene utilizzata a livello internazionale per invocare la cancellazione dello Stato di Israele. In un momento così delicato sul piano internazionale, consentire la diffusione di simili messaggi d’odio non è solo grave, ma è una ferita alla storia ed ai valori democratici della nostra città” – prosegue Crosetto.

“Torino è una città di cultura, di pace e di dialogo, ma anche una città con una chiara vocazione turistica che deve preservare e valorizzare la sua storia e la sua bellezza. Piazza Carlo Alberto, con il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, è uno dei luoghi più rappresentativi della nostra città e del nostro Paese agli occhi dei visitatori di tutto il mondo. La permanenza di questo scempio nella simbolica giornata di Ferragosto – quando Torino si prepara ad accogliere i turisti ed i torinesi che hanno scelto di restare per riposarsi e rilassarsi – mette ancora più in evidenza come l’inerzia dell’amministrazione abbia trasformato questo scenario vergognoso nell’ingiusto biglietto da visita della nostra città. Non si tratta di essere pro o contro Israele o Palestina: si tratta di essere pro Torino, di difendere la dignità ed il decoro della nostra città.”

“Torino non può essere deturpata e strumentalizzata con messaggi e scenari che alimentano divisioni, odio e antisemitismo. Chiediamo all’amministrazione comunale di intervenire immediatamente per ripristinare il decoro di una delle piazze più belle e importanti d’Italia e per impedire che simili situazioni si ripetano”.

“Il rispetto della libertà di espressione non può e non deve mai sconfinare nell’istigazione all’odio” – conclude Crosetto.

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