Cuba, rivolte fermate con la violenza dal governo. Speranzon (FdI): “Condotta da condannare. Si indicano libere elezioni”

Gli scontri di Cuba arrivano sui tavoli della politica regionale: a portare anche a Venezia la discussione su questo dramma è il capogruppo di Fratelli d’Italia in Consiglio regionale, Raffaele Speranzon, con una mozione depositata oggi.
“Da quasi una settimana migliaia di cittadini cubani scendono quotidianamente in piazza per protestare contro le condizioni di vita ormai al limite e l’inasprimento delle restrizioni delle libertà personali e dell’accesso al cibo”, denuncia Speranzon. “In pochi giorni, il governo cubano ha cercato di fermare queste rivolte con la violenza e con il sangue, con oltre 5mila arresti tra cittadini e giornalisti anche stranieri, arrivando pure a fare delle vittime. Questo non è tollerabile ed è necessario che le comunità italiana e internazionale condannino questa repressione”.
Nel testo della mozione Speranzon ricorda come in 62 anni di regime non si siano mai svolte libere e democratiche elezioni, e allo stesso tempo come più di 400mila cubani siano stati arrestati per reati di opinione, con 22mila fucilazioni e oltre 2 milioni di esuli.
“La Costituzione Italiana, la Convenzione Europea e la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani riconoscono a tutti pari dignità sociale, ricordando come ogni persona sia uguale di fronte alla legge senza distinzione di razza, lingua, religione, opinioni politiche, condizioni personali e sociali”, sottolinea Speranzon. “Italia ed Europa non possono quindi restare ancora a guardare. Con questa mozione chiedo alla Giunta regionale del Veneto di attivarsi presso le opportune sedi governative, della Comunità Europea e internazionale e nelle sedi diplomatiche cubane per chiedere elezioni libere e democratiche che permettano ai cubani di scegliere direttamente la guida della loro Nazione e per esprimere la propria condanna contro l’inaccettabile attuale scenario di violenza”.

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