Cultura. Amorese (FdI): con Giuli identità di vedute e di prospettive

”È dai tempi della prima repubblica che la sinistra  ha cloroformizzato il mondo della cultura, a cominciare dai luoghi del potere, ministero in primis, facendone un feudo, un fortino. Chiunque tenti di scardinarlo rischia di bruciarsi. Il ministro Giuli è l’ennesima vittima di un sistema disperato perché questo governo sta lavorando seriamente e sta facendo quello che la sinistra non è riuscita a fare per anni, peraltro governando senza vincere le elezioni. Ma quel che ci interessa, come gruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura, è il lavoro che abbiamo cominciato a fare insieme e che continuerà fino alla fine della legislatura. Le cose che ci uniscono, nella visione e nelle prospettive, sono molte e le porteremo avanti con l’unità e la concordia che ha caratterizzato anche il rapporto con il suo predecessore. Basti pensare all’approvazione, ieri, della risoluzione sull’architettura razionalista, ci occupiamo insieme di strategie sulla fotografia, di risolvere le problematiche delle biblioteche, del cambio di paradigma sul cinema e di tanto altro ancora. E saremo insieme anche nel tentativo di scardinare il feudo del ministero respingendo gli attacchi strumentali che arrivano quotidianamente e smantellando i centri di potere economico-culturale che la sinistra ha messo in piedi in decenni di occupazione e conformismo nelle stanze al Collegio Romano”.

Lo ha detto Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia in commissione Cultura.

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