“Oltre mezzo miliardo, per la precisione 520 milioni di euro, sono stati destinati dal Ministero della Cultura al programma di utilizzazione delle risorse del Fondo per la tutela del patrimonio culturale per gli anni 2025, 2026 e 2027. Si tratta di cifre che crescono anno dopo anno: 130 milioni per il 2025, 150 per il 2026, 240 per il 2027. Uno sforzo incredibile per finanziare l’infinito mondo materiale e immateriale della cultura, traino dell’economia e dell’immagine italiana nel mondo. Il patrimonio storico, artistico e architettonico beneficerà della fetta più grossa, oltre 112 milioni in tre anni, ma a godere della programmazione triennale saranno anche siti archeologici, biblioteche, archivi, direttamente dipendenti dal ministero, e la molteplicità degli istituti autonomi. Un riparto che tiene conto anche e soprattutto, per quanto concerne siti e patrimonio, delle realtà più piccole che vanno valorizzate e devono entrare ancor meglio nei circuiti del turismo, dello studio e della ricerca perché sono le radici sul territorio della nostra storia. Anche la suddivisione per regione ci dice molto. Si va dai 118 milioni del Lazio ai quasi 60 per la Toscana agli oltre 57 per la Campania. C’è poi l’eccezione solo apparente della Sicilia a cui vanno solo poco più di due milioni. Ma si tratta di una realtà a statuto autonomo. In Sicilia solo gli archivi sono gestiti dal Mic, il resto del patrimonio culturale dipende dalla Regione. Insomma, uno sforzo importante per cui va ringraziato il ministro Giuli che, proprio nel 50esimo anniversario della nascita del ministero della Cultura, valorizza il nostro patrimonio con investimenti ingentissimi”.
Lo ha detto il capogruppo di Fratelli d’Italia in Commissione Cultura alla Camera Alessandro Amorese.