“Le parole del presidente De Pascale sul declassamento del Festival di Santarcangelo sono l’ennesima conferma di quanto una certa sinistra sia affezionata a un’idea distorta di cultura, dove i fondi pubblici sono trattati come rendita di posizione da distribuire in base all’appartenenza e non alla qualità”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia, Alice Buonguerrieri. “Oggi le regole sono cambiate – prosegue – e finalmente si premiano progettualità, capacità organizzativa e impatto reale sul pubblico. Un passaggio verso la normalità che evidentemente crea disagio a chi era abituato a considerare la cultura come un fortino ideologico, garantito da una storicità intoccabile e da logiche autoreferenziali. Il pluralismo non è in discussione, ma non significa mantenere privilegi consolidati. A contare devono essere i contenuti, non l’adesione all’agenda radical chic. Nel caso del Festival di Santarcangelo – conclude il deputato – la valutazione è stata fatta da una commissione indipendente, sulla base di parametri oggettivi, non politici. E se la sinistra si indigna perché i fondi non arrivano più automaticamente a certi ‘soliti noti’, è il segno che stiamo facendo un buon lavoro. Il tempo delle scorciatoie è finito: si volta pagina e si investe davvero sulla cultura, per tutti e non per pochi”.