“La Piattaforma digitale di promozione culturale ItsART si è rivelata essere un clamoroso fallimento, per stessa ammissione dei più importanti quotidiani, anche di sinistra. Nata con l’ambizioso obiettivo di proporre la cultura italiana dentro e fuori i confini nazionali, la piattaforma si è rivelata non essere il mezzo giusto per farla ripartire in epoca di pandemia, a cominciare dalla sua denominazione, poco rispettosa della bellezza della nostra lingua”.
Lo ha dichiarato nel corso del question time il senatore di Fratelli d’Italia Massimo Ruspandini.
“L’esordio di ItsARt non è infatti stato preceduto né supportato da un’adeguata promozione e nemmeno il ministro Franceschini – osserva Ruspandini – si è speso in promozione nonostante il presenzialismo dello scorso anno al lancio dell’idea. Forse perché il catalogo non solo è molto scarno ma prevede, addirittura, film a un costo superiore a quello che si può trovare sulla stessa Chili e, soprattutto, programmi, come il documentario su Federico Fellini, che è gratuito su Raiplay”.
“Per questo motivo – sottolinea Ruspandini – i circa 20 milioni di soldi pubblici che il Ministero della Cultura e Cassa Depositi e Prestiti hanno investito nel progetto, non potevano essere usati, come da risoluzione di Fratelli d’Italia, presentata e approvata in Commissione Vigilanza Rai, per potenziare Raiplay? Oppure gli stessi 20 milioni potevano essere destinati agli operatori del mondo dello spettacolo che è un anno che non lavorano più senza che il Governo abbia fatto nulla, se non qualche ristoro assolutamente insufficiente?”
“La risposta del ministro Franceschini – conclude Ruspandini – non ci ha soddisfatto anche perché è di tutta evidenza che vi debba essere stato qualche corto circuito mentre migliaia di artisti continuano a non lavorare, i teatri non riescono a riaprire e un patrimonio di capacità e impegno si perde”.