“Il Piano Olivetti per la cultura non è solo l’asse portante del decreto recentemente licenziato dal Senato ma il vero e proprio pilastro sociale della nostra Nazione. Adriano Olivetti era sì infatti un imprenditore illuminato ma anche un uomo la cui azione era ispirata ad una grande umanità. Olivetti voleva infatti che la crescita professionale sui luoghi di lavoro fosse anticipata dalla crescita umana e a questo principio si ispira il Piano, attraverso il quale vengono stanziati 44 milioni per lo sviluppo delle biblioteche, librerie ed editoria. Come ha sottolineato il ministro Giuli, vogliamo sdoganare la cultura dei centri storici e renderla fruibile nelle periferie metropolitane quanto nelle aree interne, oltre che rifinanziare la pagina culturale all’interno dei quotidiani di cui si sente l’assenza. Non diamo soldi quindi fini a sé stessi ma per far sì che, attraverso la filiera delle librerie e delle biblioteche, essa diventi davvero fruibile attraverso la reale lettura dei libri”.
Lo dichiara in aula nel corso del question time il senatore di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi, capogruppo FdI in Commissione Cultura a Palazzo Madama.