Cultura, Mollicone (FdI): tutelare patrimonio da criminalità e cancel culture

"Combatteremo a testa alta contro chi vuole cancellare identità"

“Nel mio intervento durante la discussione generale della proposta di legge recante disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale, ho voluto innanzitutto esprimere solidarietà al popolo ucraino e alla comunità ucraina in Italia. Oltre all’angosciante perdita di vite umane e alle devastanti conseguenze economiche della guerra, rischia di subire gravi perdite anche l’ingente patrimonio culturale ucraino, come i Patrimoni Mondiali dell’Umanità dell’UNESCO e le collezioni dei tanti musei del paese. Siamo preoccupati anche per il Padiglione Ucraina alla 59ma Esposizione d’arte della Biennale di Venezia. Per questo, voteremo a favore di questo provvedimento. I numeri dimostrano quanto il patrimonio culturale rappresenti un’immensa risorsa economica per le organizzazioni criminali. Solo nel 2020, infatti, i Carabinieri del Comando per la tutela del patrimonio culturale hanno recuperato oltre mezzo milione di pezzi d’arte. E il provvedimento oggi in discussione modifica direttamente il Codice penale con il nuovo titolo VIII-bis rubricato «Dei delitti contro il patrimonio culturale», innalzando le pene esistenti e introducendo anche aggravanti se i reati comuni sono commessi contro i beni culturali. Questo non interessa solo le persone fisiche, ma anche enti e imprese operanti nel mercato. Oltre all’attività criminosa, la tutela dei beni culturali assume altri due livelli: l’identificazione di una comunità con il proprio patrimonio culturale e quella inquietante della cancel culture. Se l’identificazione della comunità viene colpita si distruggono i simboli culturali nei quali un popolo si riconosce. L’Italia è, inoltre, il paese con il maggior numero di monumenti contestati tra tutti quelli presi in esame e anche per questo abbiamo presentato una proposta di legge, a prima firma di Giorgia Meloni, di riforma degli articoli 635, 639 e 733 del Codice penale con la finalità di inasprire le sanzioni contro chi deturpi, vandalizzi o distrugga immobili o beni riconosciuti di valore artistico-culturale. I monumenti sono le tracce della memoria di ciò che gli uomini hanno fatto in vita e, quindi l’Italia, deve impegnarsi a tutelare qualsiasi bene nel mondo contro la furia iconoclasta della cancel culture e deve saper pensare anche in ottica futura. Per questo, il patrimonio culturale deve fondersi anche con l’innovazione: coniugando le nuove tecnologie blockchain con la promozione e la valorizzazione dell’arte è possibile garantire la sicurezza dell’opera e, quindi, della maggiore redditività dell’opera degli artisti. Presenteremo una proposta per sostenere le startup innovative nel campo dell’arte e le imprese culturali e creative, anche tramite l’introduzione di un credito d’imposta per tutte quelle società di commercializzazione delle opere che vogliano investire sulla digitalizzazione dei processi come gli NFT. Giorgia Meloni ha ribadito nella convention dei conservatori americani: “vedo i fanatici della cancel culture, nelle piazze violente ma anche nelle istituzioni, rimuovere statue, modificare libri e cartoni animati, cambiare i nomi delle strade per un senso di colpa verso una storia comune che vorrebbero riscrivere. Ci arrenderemo di fronte a questo? No, non lo faremo. Combatteremo a testa alta.””

Così nel corso della discussione generale sulla proposta di legge recante disposizioni in materia di reati contro il patrimonio culturale il responsabile Cultura di Fratelli d’Italia deputato Federico Mollicone.

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