“Quello di Pasolini è stato un contributo dirompente, che ha sfidato ogni schema. Per alcuni versi potrebbe sembrare contraddittorio, in realtà è stato un anticipatore dei tanti problemi del nostro tempo. Fu profetico nel contestare la riduzione dell’uomo a consumatore, tramite l’imposizione dell’omologazione e la cancellazione dell’identità, e tramite il contentino di una apparente e illimitata libertà sessuale raggiunta attraverso l’aborto e il femminismo esasperato. Oggi, probabilmente, si scaglierebbe contro il diritto all’eutanasia a tutti i costi. In tema ambientale denunciò i danni del boom industriale a spese della perdita della biodiversità, invitando a perseguire la necessità di preservare la bellezza e la tutela della fragilità del nostro creato. Celebre la sua dichiarazione: ‘Darei l’intera Montedison per una lucciola’, ormai in via di estinzione.
Così la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino, nell’introdurre il convegno per la presentazione del libro “Il Parlamento contro Pasolini” del giornalista e ricercatore Lanfranco Palazzolo.
“Pasolini, inoltre, fu tra i primi ad individuare i sottesi a quella che poi verrà riconosciuta come ‘la strategia della tensione’, e che portò a contrapporre in maniera violenta destra e sinistra. Accusò apertamente che dietro a quegli atti terroristici non c’erano solo frange eversive di destra o sinistra, ipotizzando forze occulte dello Stato e dei servizi segreti. Su questo aspetto fu si critico, ma anche prodromico nel presagire che l’unica possibile via d’uscita sarebbe stata quella del dialogo tra le parti in conflitto, una sorta di pacificazione nazionale che a tutt’oggi non siamo stati in grado di conseguire”, ha concluso Pellegrino.