Cultura, Rampelli (FdI): damnatio memoriae per chi fa morire la cultura  approvato nostro odg

“Italia è cultura, teatro, musica, spettacoli dal vivo, cinema, danza. La pandemia ha avuto un effetto devastante su questo mondo al quale la destra, ieri, oggi e sempre, si sente legata. Per questo l’impegno assunto oggi dal Governo per iniziativa del deputato Mollicone di sostenere l’industria culturale coinvolgendo tutti i soggetti che la promuovono ricopre un’importanza decisiva. Ricordiamo tuttavia a Conte e Franceschini che dovranno fare in fretta e che gli ordini del giorno non sono concessioni all’opposizione, ma atti d’indirizzo vincolanti per l’Esecutivo.
Similmente, il Governo deve attivarsi con meno pudore per rianimare la filiera del turismo rispetto al quale l’operato del Ministro Franceschini si sta dimostrando inadeguato e inefficace.
Per questi due comparti transitano buona parte del Pil italiano è un pezzo preponderante della nostra identità nazionale. Non è questione che attiri clientele e interessi bottegai, si tratta della rappresentazione estetica della tradizione e del carattere italiano. Chi la fa spegnere muore politicamente e si prende la damnatio memoriae”.

È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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