Oggi, la coalizione dei conservatori europei, nota come ECR, si è riunita a Pistoia, per discutere di allevamento, agricoltura e tutela dell’ambiente.
Il convegno, organizzato nel palazzo comunale della città toscana, ha ospitato non soltanto le personalità politiche conservatrici di cui sopra, ma anche l’interessamento di alcuni stimati ospiti, tra cui: Janusz Wojciechowski, commissario UE all’Agricoltura in collegamento audiovisivo da Bruxelles, il sottosegretario al ministero dell’ Agricoltura, della Sovranità alimentare delle Foreste, Patrizio Giacomo La Pietra, l’eurodeputato Sergio Berlato e del Co-presidente del gruppo conservatori e riformisti, Nicola Procaccini.
L’apertura dell’evento ha visto l’intervento di Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia eletto con Fratelli d’Italia, il quale ha ricordato l’importanza rurale ed economico del centro abitato, esordendo come di seguito:” È il più grande distretto vivaistico d’Europa, qui si fanno le piante. Siamo gli attori principali delle riqualificazioni urbane che sono oggetto anche dei fondi del Pnrr e abbiamo davanti delle sfide che questo convegno mette in evidenza: considerare l’uomo e le attività economiche al centro della natura e non qualcosa di estraneo e che la distrugge”.
Nella medesima giornata, il governo è riuscito ad ottenere la firma del Presidente della Repubblica nel veto alla produzione e vendita della carte coltivata: un’ulteriore conquista anche per i presenti alla kermesse odierna.
Sia L’On Nicola Procaccini, che il sottosegretario La Pietra, hanno espresso la loro soddisfazione per il provvedimento governativo, in quanto precauzionale per la salute dei cittadini italiani.
Il co-presidente dei conservatori, Nicola Procaccini, ha inoltre rivolto i suoi complimenti verso il Ministro Lollobrigida, impegnato proprio nella campagna contro la diffusione di alimenti sintetici.
Anche in Irlanda, precisamente a Kilkenny, lo scorso 6 Novembre, si è tenuta una conferenza inerente le tematiche agricole ed ambientali, in cui i conservatori europei hanno discusso dell’inquietudine dei contadini per la possibile estromissione dal mercato, dovuta al commercio di alimenti prodotti in laboratorio.
Proprio durante la Convention, sono stabiliti 5 “Principi” che i governi europei dovrebbero prendere in considerazione a livello ambientale, economico ed alimentare, al fine di tutelare il lavoro dei coltivatori:
1.Le conoscenze e l’esperienza degli agricoltori europei in materia di agricoltura sostenibile, dovrebbero essere prese in considerazione come elementi rilevanti per qualsiasi regolamento e/o politica.
2.Tali regolamenti e/o politiche, dovrebbero concentrarsi sugli incentivi e sul rispetto volontario delle norme, piuttosto che sull’applicazione di regole redatte da funzionari, che a volte hanno una scarsa conoscenza del settore in questione.
3.L’agricoltura sostenibile dovrebbe beneficiare di maggiori investimenti nella ricerca e nell’innovazione, non solo di una maggiore regolamentazione.
4.Le nuove misure dovrebbero essere basate su un’analisi costi/benefici per garantire la proporzionalità e la pertinenza.
5.Qualsiasi valutazione di nuove misure, dovrebbe essere estesa alla reazione degli attori non regionali, in modo da evitare che gli attori extracomunitari si approprino delle stesse misure che hanno un impatto negativo sugli agricoltori dell’UE.
In vista delle elezioni europee di giugno, i punti elencati precedentemente, saranno fondamentali per una visione pragmatica e corretta, improntata sul rispetto dell’ambiente e di chi lavora al suo interno.