Dal caos all’ordine: il decreto che rimette al centro i cittadini

Approvato in via definitiva al Senato il decreto voluto dal Governo Meloni: stop alle occupazioni abusive, tutela delle forze dell’ordine, guerra al degrado urbano e alle truffe agli anziani. È una svolta di civiltà a favore dei cittadini onesti

Lo Stato torna a fare lo Stato. Con l’approvazione definitiva del decreto sicurezza al Senato, il Governo di Giorgia Meloni lancia un messaggio chiaro: in Italia non ci deve essere spazio per l’illegalità, il degrado e per chi se ne approfitta dei più deboli. È una svolta attesa da anni, che mette al centro finalmente chi rispetta le regole, lavora onestamente e chiede soltanto di poter vivere in città sicure e civili.

Il decreto è un punto di svolta. Non solo sul piano normativo, ma anche su quello culturale. Si dice basta alle occupazioni abusive, che per troppo tempo hanno calpestato i diritti di chi sta in graduatoria per una casa popolare e si tutelano famiglie, anziani e piccoli proprietari dai soprusi. Si chiude la porta alla finta tolleranza verso la cannabis light, che spesso ha rappresentato un lasciapassare culturale verso il consumo di droghe. Si difendono gli anziani dalle truffe, con pene più severe per chi approfitta della loro fragilità.

Si mette anche un freno ai blocchi stradali selvaggi, che penalizzano cittadini, pendolari e lavoratori. Chi manifesta ha diritto di farlo rispettando le regole e non più sulla pelle di chi ogni mattina esce di casa per portare il pane a casa. Si rafforza la tutela delle forze dell’ordine, troppo spesso lasciate sole a fronteggiare degrado e microcriminalità, e si combatte l’accattonaggio molestol’abusivismo nelle stazioni e quel senso di abbandono che da anni caratterizza troppe periferie italiane.

Il Governo Meloni ha avuto il coraggio di affrontare anche un altro nodo delicato: quello di chi, scoperto a delinquere, cerca scorciatoie come la gravidanza per evitare il carcere. Un principio sacrosanto: la legge deve essere uguale per tutti, senza scorciatoie né scappatoie.

E non chiamatela repressione, è giustizia! Non è chiusura, è civiltà! Questo decreto non va contro qualcuno, ma a favore di tutti. Di chi si alza presto per andare a lavorare, di chi rispetta le regole, di chi vuole vivere in quartieri decorosi e non in zone franche dove comandano prepotenza, illegalità e malavita. È un cambio di passo per ristabilisce le priorità: prima i cittadini onesti, prima la legalità, prima l’Italia che lavora e rispetta.

Il decreto sicurezza è la prova concreta che il Governo Meloni non si ferma agli annunci. Agisce! E lo fa con una visione chiara: meno teorie ideologiche, più protezione e rispetto per chi ogni giorno fa la propria parte.

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Antonio Cacace
Antonio Cacacehttp://www.antoniocacace.com
Giornalista pubblicista, laurea in scienze economia e master in comunicazione. E' stato un tennista mancato, un quasi campione di karate e una promessa (non mantenuta) del calcio quando giocava nelle strade del suo quartiere. Ama la montagna, il trekking e non sopporta il politicamente corretto. http://www.antoniocacace.com

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