Dal territorio. La battaglia di fiori di Ventimiglia

Tra le usanze e tradizioni più note ed amate della Liguria c’è senz’altro quella di inizio estate che si svolge ogni anno nella città di Ventimiglia: la battaglia di fiori. Si tratta di una festa che, ricordano varie fonti, consiste in una sfilata di carri allegorici adornati da innumerevoli e coloratissime specie di fiori. L’usanza, nata all’inizio del XX secolo, è legata ad uno dei più floridi settori dell’economia locale, che rappresenta anche un elemento storico e culturale di notevole importanza per l’intera regione: la floricoltura. Le prime edizioni della manifestazione si sono svolte in maniera estemporanea ma a partire dal 1930 l’evento, in quell’occasione legato ad un’Esposizione biennale di floricoltura, ha assunto cadenza regolare e salvo purtroppo alcuni periodi di sospensione (tra cui quello durante gli anni della Seconda guerra mondiale) è giunto con successo fino ai nostri giorni.

Quanto in concreto alle sue origini e al suo svolgimento, si dice che nei primi anni del 1900 i floricoltori della zona, riunitisi in gruppi, crearono diversi carri che in molti, e non a torto, hanno definito come vere e proprie opere d’arte. Carri che poi sono stati fatti sfilare per le strade della città. Da allora la manifestazione, seguitissima dagli abitanti della zona e da moltissimi turisti che vengono in città per ammirare il corteo, si svolge di solito nella seconda metà di giugno.

Nelle edizioni moderne si è deciso di individuare ogni volta un tema diverso, che i gruppi di floricoltori – riuniti in “Compagnie carriste”, ciascuna con nomi singolari e caratteristici – declinano secondo la loro fantasia nelle loro creazioni. Di solito ci sono in media una decina di carri partecipanti alla sfilata, anche se in passato ci sono state edizioni con addirittura quaranta unità.

Ogni carro è alto circa quattro metri e largo otto ed è composto da sculture di polistirolo su cui vengono apposte, con una tecnica particolare detta “infioramento a mosaico”, corolle di fiori ed altro materiale, tutto rigorosamente di origine vegetale. Per ogni carro, ultimato poche ore prima della sfilata affinché si presenti nell’occasione nel suo massimo splendore, si utilizzano decine di migliaia di fiori.

La manifestazione inizia con una prima sfilata dei carri, accompagnata lungo il percorso da esibizioni musicali di bande folkloristiche e sbandieratori. Il clima di festa, allietato anche dalla presenza di bancarelle che offrono prodotti tipici della zona, prosegue poi durante il secondo giro dei carri: in questa occasione i figuranti a bordo degli stessi – da qui il nome dell’evento – ingaggiano con il pubblico assiepato ai bordi delle strade (opportunamente rifornito da piccoli carri di “servizio”) una vera e propria battaglia, lancandosi reciprocamente fiori.

Al termine del percorso, che lascia le vie di Ventimiglia ricoperte di un soffice tappeto di petali profumati, si svolge la cerimonia di premiazione della Compagnia che, secondo una giuria di esperti, ha realizzato il carro migliore. Sono inoltre assegnati altri premi, tra cui quello ai carri più votati da una giuria popolare e anche da una giuria di bambini. Ed a proposito di bambini: negli ultimi anni l’amata manifestazione ha visto anche un programma specifico per i più piccoli, la “Battaglia di fiori Kids”.

Da ricordare, infine, che la Battaglia di Fiori di Ventimiglia è una delle 34 manifestazioni nazionali che nel 2011 hanno ottenuto, da parte del Dipartimento per il turismo, il riconoscimento di “Patrimonio d’Italia – per la tradizione”.

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Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi
Cristina Di Giorgi, due volte laureata presso l'università La Sapienza di Roma (in giurisprudenza e in scienze politiche), è giornalista pubblicista e scrittrice. Collabora con diverse testate e case editrici.

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