Dalle Marche all’Italia: Fratelli d’Italia dimostra di avere classe dirigente

“Fratelli d’Italia non ha classe dirigente”. Quante volte lo abbiamo sentito dire? Tante, troppe e, molto spesso, a sproposito. Chi, a sinistra, sperava nel testa a testa è rimasto deluso. Nelle Marche è andato in onda lo stesso film dell’Abruzzo. Anzi, no. Lì il campo non era largo, era larghissimo perché comprendeva anche Azione di Carlo Calenda. Risultato? Marco Marsilio è stato riconfermato nel 2023 con una percentuale simile a quella che ha ottenuto oggi Francesco Acquaroli (53%).

“Siamo molto orgogliosi anche del fatto che Francesco Acquaroli sia il secondo governatore di Fratelli d’Italia che viene riconfermato al secondo turno dopo cinque anni di governo, come già era successo a Marco Masilio, un segno distintivo che Fratelli d’Italia ha una classe dirigente preparata, capace, che sa governare, che ha una lunga storia di amministrazione, di militanza e che quando governa è risolutiva”, ha detto Arianna Meloni, parlando al comitato elettorale di Acquaroli. E questo, anche alla luce del buon governo di Pierluigi Bondi, sindaco dell’Acquila dal 2017, è un qualcosa che non può essere smentito. Ormai, appare chiaro che le “roccaforti rosse” non esistono più. Il centrodestra e Fratelli d’Italia si è radicato nelle Marche, una Regione che dal 1995 al 2020 era stata governata dal centrosinistra, e governa in tante realtà come Ancona, Urbino e Macerata oltre ovviamente ad Ascoli Piceno il cui sindaco, Marco Fioravanti è il più apprezzato d’Italia. Non va dimenticato che anche la Liguria ha “cambiato verso” negli ultimi 10 anni, mentre in Toscana il candidato presidente è Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia che ha espugnato nel 2017.

Latina, capoluogo di provincia del Lazio storicamente di destra, è stato riconquistato da Matilde Celentano nel 2023 dopo 7 anni di amministrazione di centrosinistra. Poi, ovviamente, c’è il governo nazionale di Giorgia Meloni che, dopo a distanza di tre anni dalle elezioni Politiche, continua a crescere nei consensi. Sia all’interno dell’esecutivo sia dentro la maggioranza troviamo tanti esponenti politici che fanno parte della cosiddetta ‘Generazione Atreju’ e che saranno la leva del futuro della destra italiana. Chi pensa che Fratelli d’Italia non abbia classe dirigente si sbaglia e forse spera che un partito costruito sulla militanza di tanti giovani possa sfaldarsi come è successo al Movimento Cinquestelle, quello sì davvero un partito totalmente privo di presenza sui territori. La verità è che la vittoria nelle Marche manda in malora questa narrazione che il Pd, noto per essere il “partito dei sindaci”, vuole far passare. Peccato che Acquaroli, ex primo cittadino di Potenza Picena, abbia sconfitto proprio Ricci, ex sindaco Pd di Pesaro…

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