Ddl Bollette: Governo Meloni a tutela dei cittadini per contrastare il caro energia

La crisi energetica che da mesi sta interessando il nostro Paese deriva principalmente dalle ostilità che dal 24 febbraio 2022 hanno coinvolto la Russia e l’Ucraina.

Con il conflitto si è dunque verificato un considerevole aumento del prezzo dell’energia non solo in Italia, ma in tutta l’Europa, a causa del ruolo centrale svolto in tal senso dal Paese russo.

Una situazione che, se sommata alle crisi contingenti che stiamo vivendo non fa che affliggere ulteriormente una popolazione già provata in altri ambiti quali ad esempio quello economico e sanitario.

La situazione creatasi nel corso dell’ultimo anno necessita di una soluzione immediata ed efficace. Per questo motivo il Governo Meloni lo scorso 30 marzo ha adottato il cosiddetto Decreto Bollette (D.L. 30 marzo 2023 n. 34), recante misure urgenti per il contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili e per il rilancio delle politiche industriali.
Il Consiglio dei Ministri ha anche approvato una bozza di un nuovo decreto che introduce nuove misure sulle bollette. Gli aspetti principali di quest’ultima bozza riguardano la proroga della riduzione dell’IVA al 5% sul gas e la sospensione degli oneri generali di sistema sul gas per i tre mesi di aprile-giugno. Inoltre, si introduce un contributo per le famiglie per il riscaldamento a partire dal primo ottobre 2023. Tutte misure che favoriranno una gran parte dei cittadini, considerando che saranno interessati circa 29 milioni di utenze domestiche e 6 milioni di utenze non domestiche.

Andiamo a vedere in maniera più approfondita quali sono complessivamente le scelte adottate dal Governo nei vari settori della società e come aiuteranno i cittadini a non essere vessati dal caro-energia.

  • FAMIGLIE E FASCE DI POPOLAZIONE SOCIO-ECONOMICAMENTE PIÙ SVANTAGGIATE

È previsto un rafforzamento del bonus sociale per l’elettricità e il gas per il secondo trimestre del 2023. Del bonus potranno godere tutti i cittadini economicamente svantaggiati con un ISEE inferiore ai 15.000 euro e tutti coloro che si trovano in gravi condizioni di salute.
Inoltre, a partire dal 1° ottobre 2023 fino al 31 dicembre 2023, per i clienti domestici residenti diversi da quelli che ricevono il bonus sociale, verrà riconosciuto un contributo fisso differenziato in base alle zone climatiche definite dalla legge e sarà erogato solamente nei mesi in cui la media dei prezzi giornalieri del gas naturale sul mercato all’ingrosso superi la soglia di 45 euro/MWh. I criteri per l’assegnazione del contributo saranno definiti dal Ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze.

  • RIDUZIONE DELL’IVA PER LE SOMMINISTRAZIONI DI GAS

È prevista una riduzione dell’IVA e degli oneri generali nel settore del gas per il secondo trimestre dell’anno 2023. In particolare, le somministrazioni di gas metano per usi civili e industriali durante i mesi di aprile, maggio e giugno 2023 saranno soggette ad un’aliquota IVA del 5% anziché del valore standard.

  • IMPRESE

A supporto delle imprese, il Governo ha previsto la concessione di un contributo straordinario a tutte quelle imprese che acquistano energia elettrica e gas naturale, che possono quindi richiedere un credito di imposta dal 10 al 20% rispetto alle spese sostenute appunto per l’acquisto della componente energetica o del gas naturale. Questo contributo straordinario è concesso fino al 30 giugno 2023.

  • AGEVOLAZIONI FISCALI E TASSAZIONE PIÙ FAVOREVOLE

Per gli interventi di risparmio energetico, l’ammontare delle agevolazioni fiscali considera anche la parte di spesa coperta da altri contributi regionali e provinciali, purché questi siano cumulabili con le agevolazioni fiscali. Tuttavia, la somma complessiva di agevolazione fiscale e contributo non può superare il 100% della spesa ammissibile. Questa regola si applica solo ai contributi istituiti alla data di entrata in vigore del decreto e concessi nel 2023 e 2024.

  • SANITÀ

Per il ripiano del superamento del tetto di spesa dei dispositivi medici viene istituito un fondo di 1.085 milioni di euro, da destinare a ogni regione e provincia autonoma in maniera proporzionale.

È anche prevista una detrazione dell’IVA sui versamenti effettuati dalle aziende fornitrici di dispositivi medici per contenere la spesa per tali dispositivi a carico del Servizio Sanitario Nazionale, fornendo così un aiuto concreto alle imprese fornitrici del SSN che rischiano il fallimento.

Tra le altre cose, è prevista una valorizzazione delle risorse umane, attraverso: l’affidamento dei servizi medici ed infermieristici a terzi da parte delle aziende e degli enti del Servizio Sanitario Nazionale (SSN), ma solo nei casi di necessità e urgenza, e per un periodo massimo di dodici mesi e solo se non è possibile utilizzare il personale già in servizio o assumere persone dalle graduatorie concorsuali in vigore; l’aumento della tariffa oraria delle prestazioni aggiuntive per il personale medico e infermieristico che lavora nei servizi di emergenza-urgenza ospedalieri, fino a 100 euro lordi omnicomprensivi; l’introduzione della possibilità per i medici che abbiano maturato almeno tre anni di servizio, anche non continuativo, presso i servizi di emergenza-urgenza del Servizio sanitario nazionale, di partecipare ai concorsi per l’accesso alla dirigenza medica del SSN.

In definitiva, con questa scelta è stato dimostrato ancora una volta come il partito di Fratelli d’Italia si ponga dalla parte dei cittadini, adottando tutti gli strumenti possibili per rispondere alle emergenze, rimanendo vicino alle famiglie, agli imprenditori, ai cittadini socio-economicamente più svantaggiati e agli operatori sanitari.

Tra le priorità del Governo c’è quindi, senza dubbio, quella di limitare il caro energia. Una priorità che tra l’altro è stata portata avanti con successo anche a livello europeo, dove si è riusciti a raggiungere un accordo sul tetto del prezzo del gas in Europa, che ha fatto risparmiare agli italiani più del 30% sulle bollette.

Le scelte operate finora sono state caratterizzate tutte da una estrema concretezza, fondamentale per affrontare le molteplici sfide che il nostro Paese sta vivendo. Il DDL Bollette è solo una delle tante dimostrazioni di come il Governo stia intervenendo in maniera strutturale per risolvere le problematiche nazionali, mettendo l’accento su tutti i settori fondamentali della società.

E con questo decreto non solo si sta rispondendo alla crisi energetica, ma, soprattutto, si sta agendo per migliorare le condizioni di tutti i cittadini, supportando coloro che hanno più bisogno e che più hanno subito in maniera particolare il peso della spesaenergetica.

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1 commento

  1. Perché non viene citato l’intervento abusivo di riapertura dell’elenco speciale dei massofisioterapisti (e MCB) che da decreto DEVE già essere chiuso nel 2020? In Italia la categoria dei fisioterapista è ancora troppo spesso sotto considerata in ambito sanitario e non trova il giusto spazio, in più volete lasciar affiancare soggetti che per formazione non hanno competenze sanitarie e non sono abilitati all’esercizio sanitario per colmare una mancanza di figure nel servizio pubblico (sottopagato)? Rispettate i termini del 2020 chiudere definitivamente corsi ed elenchi speciali e BASTA abusivismo in Sanità, che c’è n’è già troppo!

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