“Ho solo fatto il mio dovere di parlamentare e di presidente: definire “massacrante” il ritmo di due riunioni al giorno al Senato vuol dire non avere idea di cosa significhi veramente lavorare. Portiamo rispetto a chi si massacra veramente di lavoro; io lo porto sempre, forse non tutti fanno altrettanto”: il senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, presidente della IX Commissione Senato – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, controbatte così alla lettera inviata da 55 associazioni ambientaliste contro il DDL Caccia.
“Avere istituzioni che funzionano è un diritto dei cittadini, che ci hanno votato e ci hanno scelto, ed è per noi un dovere lavorare per loro. Mi pare che l’obbiettivo sia raggiunto: stiamo andando avanti con le riunioni sul DDL Caccia, con due riunioni al giorno per dare modo a tutti i colleghi di illustrare i propri emendamenti, senza ostacolare gli altri iter dei provvedimenti; basti pensare che solo oggi abbiamo approvato la risoluzione sulla proposta di modifica della PAC, abbiamo lavorato al Decreto PMI, abbiamo incardinato il Decreto Incentivi e ne abbiamo già fissato le prime audizioni, così come per il Decreto Concorrenza. Direi che nulla di ciò che dovevamo fare è stato lasciato indietro, semplicemente abbiamo ottimizzato e lavorato. Non credo ci sia nulla di eroico nel fare una riunione alle 8 di mattina, orario in cui decine di migliaia di italiani sono già al lavoro da ore, o presentarsi a un incontro da 3-4 ore alle 19. Un bel bagno di realtà non farebbe male”.