“Il ddl Capitali ha l’obiettivo di favorire l’accesso e la permanenza delle imprese nell’ambito dei mercati finanziari e, soprattutto, di stimolarne la crescita. Un primo passo per eliminare il gap di un mercato italiano ancora sottodimensionato rispetto ad altre economie avanzate. E lo facciamo anche in ottica di rafforzamento del mercato europeo. Bisogna pertanto garantire la ripresa economica dell’Ue rendendo i finanziamenti più accessibili per le imprese europee, in particolare le Pmi, che da sempre costituiscono il pilastro del tessuto produttivo italiano. La riforma della Borsa è un processo fondamentale per far crescere l’Italia ed avvicinarla ad altri mercati con strumenti più competitivi ed equilibrati per le nostre imprese. E magari non farle cedere alle sirene del modello olandese, dove una regolazione di fatto non c’è, perché regolare un sistema vuol dire avere il coraggio di stabilire norme che funzionino, che siano stabili, che diano affidabilità al mercato. Con l’articolo 21 finalmente si parla di partecipazione dei cittadini italiani alla vita economica del Paese. Finalmente, Mef e Miur sono incaricati di elaborare una strategia nazionale per l’educazione finanziaria, assicurativa e previdenziale. Con questo disegno di legge si riconosce il diritto alla formazione economica e finanziaria e la si inserisce come insegnamento nelle ore di educazione civica. Il governo Meloni investe nel capitale umano, capace di generare nel prossimo futuro una conoscenza finanziaria che possa apportare implicazioni in termini di benessere individuale e sociale per affermare un cambiamento fondamentale della nostra Nazione”.
Lo dichiara in aula la senatrice di Fratelli d’Italia, Cinzia Pellegrino, componente della commissione Politiche Ue di Palazzo Madama.