De Carlo (FdI): No al cibo sintetico per difendere comunità e biodiversità. Se ci arrendiamo alla finanzia, uccidiamo l’agricoltura”

Un secco no al cibo sintetico e una piena tutela dell’agricoltura come strumento di crescita delle comunità e della biodiversità: questi i temi affrontati dal senatore Luca De Carlo, presidente della IX Commissione – Industria, commercio, turismo, agricoltura e produzione agroalimentare, nel corso della Seconda conferenza parlamentare mondiale su fame e denutrizione ospitata a Valparaiso, in Cile.
“Dobbiamo valorizzare le relazioni tra produttori e cittadini, tra il mondo dell’agricoltura e quello dei consumatori: la grande sfida del futuro è produrre di più e farlo meglio Parlare di qualità mentre nel mondo la gente muore di fame sembra paradossale, ma se ci arrendiamo al fatto che una parte del pianeta può mettere in tavola cibo di qualità e il resto del mondo per sopravvivere deve accontentarsi di cibo prodotto in provetta in qualche laboratorio allora abbiamo fallito il nostro obbiettivo. Se ci arrendiamo, uccidiamo l’agricoltura, trasformiamo gli agricoltori in giardinieri; non è un caso che oggi tutto il mondo finanziario stia concentrando gli investimento sulla produzione di cibo sintetico. L’Italia è la prima nazione in Europa che ha vietato la produzione, l’importazione e la vendita di cibo prodotto in laboratorio: non ne conosciamo ancora gli effetti sulla salute umana, ma soprattutto lo abbiamo fatto perché i nostri produttori non devono piegarsi davanti alla finanza. Dobbiamo e vogliamo difendere le comunità, la biodiversità, la nostra civiltà”: questo il discorso pronunciato dal presidente De Carlo di fronte ad una platea composta da almeno 200 parlamentari arrivati in Sud America da ogni parte del mondo.

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