De Carlo (FdI): per fine anno video e testo anti-italiano degli schützen altoatesini. Via contributi a queste associazioni

“Un brano scandaloso e vergognoso, inopportuno a dir poco. Ribadisco quanto già detto altre volte: sono nella nazione sbagliata? Bene, vadano pure in Austria, che non credo li accoglierà a braccia aperte. L’Italia invece non avrà certo rimorsi, felice di non dover più foraggiare uno stato nello stato, pronto a prendere quando c’è da prendere e a dissociarsi quando si parla di solidarietà nazionale. Anzi, iniziamo subito con il sospendere i contributi pubblici di cui godono questi signori per usarli poi per sputare nel piatto dove mangiano”.

La denuncia giunge dal senatore di Fratelli d’Italia, Luca De Carlo, coordinatore regionale di FdI in Veneto riguardo il testo del video rap prodotto dagli schützen altoatesini per festeggiare il nuovo anno, che alle parole alterna immagini tragiche della storia italiana come quelle dei tralicci fatti saltare in aria e del terrorista altoatesino Sepp Kerschbaumer. Nel testo si ci sono passaggi come questo: “Un tempo le genti in Tirolo avevano ancora una visione, noi a sud oggi viviamo nella nazione sbagliata (…) Cento anni che lottiamo per la nostra cultura, cento anni che difendiamo la nostra identità tedesca, cento anni che ci trattano come una  pu****a buon prezzo”,  

“Loro amano la loro Heimat, io amo la mia nazione, la cui storia è stata fatta da migliaia di persone che hanno perso la vita per questo ideale”, continua De Carlo “e non posso dimenticare che questi stessi schützen pochi mesi fa hanno umiliato la memoria dei nostri caduti e quella delle migliaia di morti italiani per Covid”.

Le polemiche sollevate dal video hanno portato anche ad una denuncia in procura e alle dimissioni del comandante del gruppo; singolare in questo caso l’unità nella condanna da parte di FdI e dell’Anpi: “Questi signori la devono aver combinata proprio grossa, se riescono a mettere d’accordo me e l’Anpi”, sottolinea con ironia il senatore. “Credo che sia ora che le istituzioni altoatesine esprimano forti parole di condanna verso questa gente che non esprime semplici parole nostalgiche, ma gravi espressioni anti-italiane e sobillatrici: frasi come ‘i nastri biancorossi sono intrecciati al polso destro, noi siamo quelli che metteranno fine all’ingiustizia’ non possono passare inosservate agli occhi dei rappresentanti istituzionali”.

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