De Priamo (FdI): 25 Novembre, contro violenza sulle donne serve reazione civile e culturale

“Così come la reazione dei siciliani e di tutto il popolo italiano contro la mafia dopo le stragi di Capaci e Via d’Amelio, contro la violenza sulle donne serve una reazione di tutti, uomini e donne, per urlare quel basta su un fenomeno aberrante che deve essere estirpato dalla nostra società.
Il femminicidio è, purtroppo, uno dei riflessi allarmanti di una società che vive diversi mali, e in cui serve necessariamente ritrovare il valore del rispetto e, per molti uomini, la capacità di accettazione di un fallimento, in generale ma anche in una relazione che finisce, che non può e non deve trasformarsi in frustrazione e ossessione possessiva e che trasformano un amore tossico in una spirale di violenza e sopraffazione.
Nella Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne occorre ricordare le vittime, ma occorre reagire e trovare insieme tutto i possibili strumenti affinché alla violenza sulle donne si metta la parola fine.
Il Parlamento ha approvato, su proposta del Governo, nuove norme per contrastare la violenza sulle donne; norme che, tra le varie novità, introducono il rafforzamento dell’ammonimento anche per i reati spia, l’obbligo per il tribunale di imporre il divieto di avvicinamento, l’ampliamento dell’uso del braccialetto elettronico, l’arresto in flagranza differita, il quasi raddoppio dei fondi per i centri antiviolenza e la capillare diffusione del numero unico. Ma, oltre agli interventi normativi, serve una presa di coscienza collettiva e la risposta alla violenza sulle donne deve essere culturale, affinché si possa dire Mai più”.

Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.

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