“Le parole pronunciate da Luciano Violante sul tema della violenza politica in una intervista di oggi sul Corriere della Sera sono quelle che ci aspetteremmo di sentire dai leader dell’opposizione. Contrariamente a quanto affermato dagli esponenti della sinistra, gli appelli della presidente Giorgia Meloni e quelle di altri esponenti di Fratelli d’Italia sono volti a spegnere le tensioni e non ad accenderle. La storia della nostra Repubblica ci insegna che dallo sdoganamento di un linguaggio violento nella politica e di parole di odio, dal mancato riconoscimento delle altre forze politiche come avversari e non come nemici, possono derivare solo conseguenze negative quando non dolorose. Ogni periodo storico è a sé, ma non si può mai dare per scontata la sconfitta della violenza politica così come ci insegna la vicenda di Kirk. In un momento in cui nello scenario mondiale guerre ed aggressioni militari scatenano grandi tensioni emotive, occorre un grande senso di responsabilità per evitare che la situazione possa degenerare, e non ci stancheremo di fare appello in questo senso ed allo stesso tempo di stigmatizzare chi addita gli avversari politici con un linguaggio violento che potrebbe determinare conseguenze drammatiche”. Lo dichiara il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.